Marco Predolin insiste, ‘non sono omofobo, la mia ironia l’ho rubata proprio ai miei amici gay’

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«L’esclusione dal GfVip è avvenuta non per una bestemmia, ma a causa di un turpiloquio. Ne ho parlato con gli avvocati. Io non sono un bestemmiatore, voglio si sappia. E non sono omofobo. Chi mi conosce, in primis i miei amici gay, mi hanno detto: “Mandali a quel paese, non sanno chi sei”. Ho cazzeggiato, sono un battutaro e quest’ironia l’ho “rubata” proprio all’autoironia dei miei amici gay. In realtà ho fatto un errore ben più grande. Ho scelto la realtà, ho scelto di essere Predolin. Tutti usiamo parolacce. Non si dice “perbacco” per la strada, io sento dire “c…o” Io mi sono mostrato nudo. Un uomo risolto, nel bene e nel male. Forse avrei dovuto fingere come fa la maggior parte dei concorrenti rimasti in gara. Finti, fintissimi. Io ero, sono e rimarrò vero».
«Si odiano tutti e mancano di personalità. Lorenzo Flaherty oggi limona Malgioglio, ma ieri con me rideva di gusto quando ironizzavo su Cristiano. Lo bacia perché era in nomination. Se questa è la tv non fa per me».
«Ho avuto un periodo di difficoltà economica, sono padre di due ragazze e ringrazio la mia ex moglie Cristina che in quel momento mi ha dato una mano in tutti i sensi. Sono finito in un vicolo cieco. Ho ridimensionato la mia vita in modo radicale. Ho fatto ogni tipo di lavoro. Due anni di sofferenza totale. Oggi vivo dignitosamente, ma vorrei tornare a fare il mio lavoro. Un volta ero un conduttore, anzi sono un conduttore. Altrimenti emigro in Argentina e qualcosa salterà fuori.»

Via Chi, così Marco Predolin è tornato ad affrontare le accuse di omofobia che l’hanno travolto tanto dentro quanto fuori dalla casa del Grande Fratello Vip.
Emigrare in Argentina?
Guarda Marco, alzamo na colletta e il viaggio te lo pagamo noi.
Ovviamente solo andata.

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