Grande Fratello Vip, omofobia sotto il tappeto e Marco Predolin promosso Capitano

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Solo un anno fa Clemente Russo, pugile olimpionico, veniva cacciato a furor di popolo dalla casa del Grande Fratello Vip dopo aver rilasciato violente dichiarazioni sessiste e omofobe.
Passato un anno, purtroppo, all’interno della casa tutto è cambiato.
In 15 giorni appena abbiamo visto Giulia De Lellis dichiarare che i ‘figli dei gay diventano gay’, per poi sottolineare come lei, a gay e drogati, l’eventuale tiro di sigaretta richiesto fa schifo. Marco Predolin, poi, ha passato 2 settimane a deridere ‘la Malgioglia’, facendo un distinguo tra omosessuali ‘normali’ e non, sognando prima un suo rogo alla Giovanna d’Arco, poi un’impiccagione e infine un pestaggio di gruppo.
Di carne sul fuoco della diretta ce n’era a bizzeffe, eppure autori e conduttori hanno inspiegabilmente deciso di sorvolare.
Salvi da qualsiasi ‘cazziatone’ live la De Lellis, miracolata e a questo punto protetta da non si sa chi, e Jeremias Rodriguez, così come Predolin, incappato in una misera tirata d’orecchie da Alfonso Signorini e paradossalmente promosso a CAPITANO della casa (con tanto di immunita’ per la prossima settimana).
Cornuti e mazziati, in sostanza, con il direttore di Chi che ha promesso lui nuove sfuriate tra 7 giorni per quanto detto nelle ultime ore. Peccato che rimandare a lunedì prossimo quanto avrebbe avuto senso far oggi, è particolarmente illogico. Un reality deve vivere sul quotidiano, sul vissuto del momento, e vedere proprio lui, Predolin, far sua la corona di ‘capo’ dopo giorni e giorni di insulti e minacce fa onestamente imbestialire. Per non dire indignare.

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