Tra poco più di due settimane partirà la 74esima edizione del Festival di Sanremo, e a ospitarlo sarà ancora il teatro Ariston della cittadina ligure. Centro della più bella musica italiana, da ormai decenni è gestito da una persona che in pochi conoscono.
Manca ormai poco all’inizio della nuova edizione del Festival di Sanremo. Saranno 30 i cantanti a sfidarsi, che nel corso delle cinque serate della kermesse canora dovranno convincere stampa e pubblico a votarli. Ovviamente l’attenzione e la curiosità degli italiani è tutta per i pezzi inediti che verranno eseguiti rigorosamente dal vivo grazie al supporto dell’orchestra.
Ma non saranno solo le canzoni a essere protagoniste: c’è molta attesa anche per la nuova scenografia del teatro Ariston, che dal 1977 ospita la manifestazione, diventato a tutti gli effetti una sorta di tempio della musica. Nato nel 1963 per volontà del commendatore e costruttore Aristide Vacchino, all’epoca segnò una svolta, grazie all’ampiezza e alle tecnologie usate per la sua realizzazione.
Il festival, che prima veniva organizzato nel salone delle Feste del casinò sanremese, dal 1977 ha trovato lì la sua residenza, tranne nel 1990, quando venne svolto presso il nuovo mercato dei fiori nella contrada Bussana. Ma chi è che lo gestisce oggi?
Chi è il proprietario dello storico teatro Ariston a Sanremo
Come accennato prima, fu Aristide Vacchino a costruire e inaugurare il teatro nell’ormai lontano 1963, e ancora oggi la gestione dello stabile è in mano alla famiglia. A guidarla, Walter, nel 1982 diventato anche Cavaliere della Repubblica. L’imprenditore lo segue assieme alla sorella Carla, e nel corso di tanti anni ha anche prodotto e creato numerosi spettacoli, festival e programmi televisivi. Quest’anno, inoltre, ha dato alle stampe anche il suo primo libro: Ariston – La scatola magica di Sanremo.
Ovviamente l’Ariston non ospita solo il festival, ma anche numerose altre manifestazioni come il Premio Tenco, e fino al 2014 ha anche fatto da “base” per il Premio Regia Televisiva. Inoltre Antonella Clerici ha condotto lì le edizioni del 2008 e 2009 di Ti lascio una canzone, mentre nel 2021 si è tenuto il Primafestival.
“Questo teatro è come un individuo, con un genitore che l’ha fortemente voluto e con una personalità che trova continua linfa nelle emozioni…” ha detto al riguardo Walter Vacchino, parlando della creatura creata dal suo parente.
La famiglia Vacchino di recente ha dato il via a una serie di ristrutturazioni dello stabile, e nel 2017 ha comprato un edificio di quattro piani adiacente alla struttura, che amplierà la superficie e dove verranno costruiti nuovi camerini, sale riunioni e spazi logistici. Il teatro Ariston, quindi, si amplia, e si conferma sempre più come imprescindibile tempio della musica italiana, grazie alla gestione oculata di Walter e Carla.