Monster: The Jeffrey Dahmer Story, Ryan Murphy tramuta in serie tv il cannibale di Milwaukee

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Ryan Murphy torna ad incrociare la serialità crime grazie a Monster: The Jeffrey Dahmer Story, nuova serie Netflix che vedrà Richard Jenkins negli abiti del padre del serial killer Dahmer.
Carl Franklin (Mindhunter, The Leftovers) dirigerà il tutto, con Janet Mock ( Pose, Hollywood) in cabina di scrittura.
Il via libera Netflix è arrivato dopo il boom della deludente Ratched, come rivelato da Deadline. Via alla produzione a gennaio.
Monster racconterà la storia di uno dei serial killer più famosi d’America, ma dal punto di vista delle vittime di Dahmer, tuffandosi nell’incompetenza e nell’apatia della polizia che permise all’omicida del Wisconsin di uccidere per anni.
La serie drammatizza almeno 10 casi in cui Dahmer venne prima arrestato e alla fine lasciato andare.
Il candidato all’Oscar Jenkins (The Shape Of Water) interpreterà il padre di Dahmer, Lionel, un chimico che da bimbo gli insegnò come sbiancare e preservare in sicurezza le ossa di animali, tecnica che Jeffrey in seguito ha utilizzato per ben altri scopi.
A differenza di The Assassination of Gianni Versace, in cui Murphy voleva solo e soltanto Darren Criss per interpretare Andrew Cunanan, qui è alla ricerca del Dahmer perfetto, con provini in tutt gli States. Caccia anche alla co-protagonista che interpreti Glenda Cleveland, vicina di Dahmer che in più occasioni provò a mettere in guardia le forze dell’ordine dei suoi folli comportamenti, senza ottenere alcun risultato.
Franklin dirigerà l’episodio pilota. Mock dirigerà e scriverà diversi episodi.
Conosciuto come il cannibale di Milwaukee o il mostro di Milwaukee, Dahmer ha ucciso e smembrato 17 uomini e ragazzi dal 1978 al 1991, molti dei quali afroamericani e alcuni minorenni. La maggior parte degli omicidi riguardava anche la necrofilia, il cannibalismo e la conservazione di parti del corpo. Condannato per 16 omicidi, è stato picchiato a morte da un altro detenuto nel 1994, due anni dopo la sua condanna. Aveva 34 anni.

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