Arriva Queering Roma, prima festa del cinema gay della capitale

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Erano anni che l’aspettavo.
Anche Roma, a partire da OGGI, ha finalmente il suo Festival del Cinema Gay.
Più che un Festival una FESTA, che porterà nella capitale molti titoli visti in questi giorni al Festival del cinema gay di Torino, Da Sodoma a Hollywood, con quasi 30 titoli proiettati tra oggi e domenica al Nuovo Cinema Aquila.
QUEERING ROMA il suo nome, nato grazie al sostegno della Provincia di Roma (targata Zingaretti) e all’organizzazione dell’associazione Armilla, che da anni si occupa della rassegna cinematografica del GayVillage.
Tanti, tantissimi i titoli in programma, tutti in lingua originale e sottotitolati in italiano, per una FESTA che si concluderà domenica sera al Circolo degli Artisti, con un seratone di chiusura as hoc, iniziando oggi alle ore 18, con la proiezione, ad ingresso gratuito, del documentario Ti sposo entro l’anno. Da non perdere anche Children of God, premiato a Torino dal pubblico, sempre questa sera alle ore 21, così come Eurofestival, documentario di 90 minuti dedicato proprio al mitico e frocissimo EuroVision, da anni snobbato dalla nostra Rai.
Una piccola e colorata rassegna, nel cuore dello splendido Pigneto, dove poterci ritrovare e discutere di cinema, per una volta a tinte arcobaleno.
6 euro l’ingresso per ogni proiezione, 12 per tre spettacoli.
Buon Queering Roma a tutti.

23 Apr. VENERDI’ – SALA 2 Ore 18
Ingresso gratuito

Ti sposo entro l’anno
regia: Cristi Amione – (Italia, 2010, Doc., Betacam SP, 30’, col.)
Ti sposo entro l’anno è la promessa che Antonella ha fatto a Debora nel giugno scorso. Dopo nove anni di relazione, il 27 febbraio di quest’anno il sogno si avvera. Almeno in parte. Il documentario segue le nozze nella sua dimensione privata (i preparativi) e pubblica (la cerimonia). Un gesto d’amore che è anche un coraggioso appello alle istituzioni.

Ben ve Nuri Bala – (Me and Nuri Bala)
regia: Melisa Onel – (Turchia, 2009, Doc., Betacam SP, 42’, col.)
Un corpo e un luogo nei quali ritrovarsi. Il racconto di Esmeray, un travestito turco attivista che sfugge alle categorie della femminilità e della mascolinità così rigide in quel Paese. Dalle strade di Istanbul ai villaggi orientali di Kars, la storia ci porta avanti e indietro tra il desiderio di appartenenza e la realtà che plasma le nostre identità.

Cut Homophobia – Israeli TV Campaign Against Homophobia
regia: Israeli Filmmakers Against Homophobia – (Israele, 2009, Betacam SP, 39’, b/n-col.)
Trenta film e videoclip diretti da ventidue registi con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’omofobia. Un progetto creato e prodotto da Idan Sagiv Richter e Yair Hochner, direttore del festival GLBTQ di Tel Aviv.

23 Apr. VENERDI’ – SALA 1 Ore 20.30
Children of God
regia: Kareem Mortimer – (Bahamas, 2009, DigiBeta, 103’, col.)
Jonny, giovane studente d’arte nelle Bahamas, vive un momento di crisi a scuola e nella sua vita. Si trasferisce sulla piccola isola di Eleuthera dove incontra Romeo, un ragazzo di colore. Splendidi paesaggi fanno da cornice ad una storia di coming of age e di omofobia, di sensazioni forti e vulnerabilità delle emozioni.

23 Apr. VENERDI’ – SALA 2 Ore 20.30

When Night Is Falling
regia: Patricia Rozema – (Canada, 1995, Betacam SP, 95’, col.)
Un cult lesbico sulla legge del desiderio. Camille, insegnante in un college religioso, ha davanti a sé una carriera promettente e sta per sposarsi. Ma quando incontra Petra, misteriosa e spregiudicata artista di circo, se ne invaghisce. Con la consueta onestà, Camille sceglie di restare fedele a se stessa.

23 Apr. VENERDI’ – SALA 1 Ore 22.30

Delphinium: A Childhood Portrait of Derek Jarman
regia: Matthew Mishory – (USA/Gran Bretagna, 2009, Betacam SP , 13’, col.)
Un omaggio al regista inglese e al suo stile, in cui si ricostruiscono alcuni episodi della sua infanzia, con al centro il suo “martirio’’ da gay in collegio.

Professor Godoy
regia: Gui Ashcar – (Brasile, 2009, DigiBeta, 13’, col.)
A un integerrimo professore di matematica di mezza età, capita l’inimmaginabile: un alunno cerca di sedurlo. I numeri sveleranno la formula dell’amore.

Ang laro ng buhay ni Juan (The Game of Juan’s Life)
regia: Joselito Altarejos – (Filippine, 2009, DigiBeta, 71’, col.)
Il gioco della vita di Juan si compie nell’arco di poche ore. Di giorno, l’addio all’amato compagno e a Manila: ha deciso di tornare nel villaggio dove è nato. Di notte, l’ultima apparizione nel locale gay dove si è esibito come spogliarellista per sbarcare il lunario. Un film sull’arbitrarietà del destino e sulla difficoltà di scegliere.

23 Apr. VENERDI’ – SALA 2 Ore 22.30

La capretta di Chagall
regia: Silvia Novelli – (Italia, 2010, Betacam SP, 17’, col.)
Una discreta dose di ironia e un cast perfetto per una classica storia di amore impossibile. Però ormai ci si è cascati e ci piace addirittura Laura Pausini.

Hannah Free
regia: Wendy Jo Carlton – (USA, 2009, Betacam SP, 86’, col.)
La storia d’amore tra due donne, Hannah e Rachel, tra passato e presente, in una piccola cittadina arretrata e omofoba del Midwest. Hannah è più audace e convinta dei propri sentimenti mentre Rachel, chiusa nel suo mondo, si accontenta di una tranquilla vita da casalinga.

24 Apr. SABATO – SALA 1 Ore 18

Verliebt, Verzopft, Verwegen – (Amorous, Antiquated, Audacious)
regia: Katharina Lampert, Cordula Thym – (Austria, 2009, Doc., DigiBeta, 64’, b/n – col.)
Un viaggio della memoria nella Vienna degli anni cinquanta e sessanta attraverso il racconto di tre lesbiche che rievocano gli stili di vita, le mode, i luoghi di incontro, i modelli di comportamento indotti che le donne erano costrette ad assumere. Un’atmosfera che ricorda il classico di Greta Schiller Before Stonewall.

Cure For Love
regia: Francine Pelletier, Christina Willings – (Canada, 2008, Doc., DigiBeta, 59’, col.)
Le testimonianze di omosessuali credenti che raccontano la loro esperienza nel movimento evangelico Exodus Alliance che vorrebbe riconvertirli all’eterosessualità, o perlomeno alla castità. Un viaggio allucinante nelle contraddizioni e nei paradossi del fondamentalismo religioso americano.

24 Apr. SABATO – SALA 2 Ore 18

Grand Theft Auto 4: The Ballad Of Gay Tony
regia: Federico Ercole – (Italia, 2010, Doc., Betacam SP, 50’, col.)
GTA 4, The Ballad of Gay Tony, è un’overdose adrenalinica di azione sfrenata, sparatorie, inseguimenti, discese vertiginose dalla cima di grattacieli, notti deliranti tra alcool e musica disco nei locali etero e gay più à la page. Gay Tony, è il primo grande personaggio omosessuale dichiarato della storia dei videogame.

Transgender elettronici
regia: Federico Ercole – (Italia, 2010, Doc., Betacam SP, 50’, col.)
Raccontare le proprie emozioni a contatto con l’immateriale elettronico: videogiocatori gay, critici videoludici e appassionati di videogame trattano il tema dell’omosessualità virtuale, fondata sul travestimento insito in ogni videogame, dove ognuno di noi si può riconoscere.

24 Apr. SABATO – SALA 1 Ore 20.30

J’ai rêvé sous l’eau (I Dreamt Under the Water)
regia: Hormoz – (Francia, 2008, DigiBeta, 95’, col.)
Il giovane Antonin è segretamente innamorato del suo migliore amico Alex. Quando quest’ultimo trova la morte per overdose, Antonin precipita in un universo di sconforto fatto di incontri promiscui e droga. Dopo un amore a prima vista con Juliette, Antonin trova conforto tra le braccia di un suo cliente ma non dimenticherà mai Juliette.

25 Apr. Domenica – SALA 1 Ore 18

À toute vitesse (Full Speed)
regia: Gael Morel – (Francia, 1996, 35mm, 85’, col.)
La gioventù bruciata vive a tutta velocità. Ma razzismo, omofobia e ambizioni sbagliate sono dietro l’angolo nella Francia acerba e rurale di Gaël Morel.

25 Apr. Domenica – SALA 2 Ore 18

Eurofestival
regia: Daniel N. Casagrande (Italia, 2010, Doc., Betacam SP, 90’, b/n-col.)
È un “Natale gay a primavera”, il “Giochi senza frontiere della musica”, “il Programma televisivo non sportivo più visto al mondo” (122 milioni di spettatori nel 2009): per tutti è l’Eurovision Song Contest. Un medley che racconta canzone dopo canzone, dalle gemelle Kessler alle t.A.T.u, dagli Abba a Céline Dion alle Drag Queen, il palcoscenico più ambito del mondo.

25 Apr. Domenica – SALA 1 Ore 20.30

Chin-gu-sa-ee? (Just Friends?)
regia: Gwang-soo Kim-Jho – (Corea del Sud, 2009, DigiBeta, 29’, col.)
Un ragazzo e una ragazza sul pullman vanno a trovare i rispettivi fidanzati in servizio di leva. Un racconto che fa desiderare di fare il militare in Corea.

Piedras
regia: Matias Mormorato – (Argentina, 2009, Betacam SP, 67’, col.)
Martín ha vent’anni e vive con la nonna da quando la madre lo ha abbandonato per farsi una vita propria. Una sera finisce ad una festa in Calle Piedras con l’amico Sebas, il quale sta attraversando un periodo difficile con la sua ragazza Livia; non sanno che le loro vite sono destinate a cambiare grazie a due incontri fortuiti.

25 Apr. Domenica – SALA 2 Ore 20.30

Transitando
regia: Greta Gandini, Maru Gallardo, Marti` GallofreÅL, Geraldine Jonckers (Spagna, 2009, Doc., Betacam SP, 47’, col.)
Come si definiscono le persone transgender? Prova a rispondere chi, nella Barcellona di oggi, ha scelto di seguire il proprio orientamento sfuggendo alle logiche di controllo di una società omologante. Ne emerge un quadro frammentato in cui, a fronte di una forte consapevolezza dei propri desideri, non esiste una definizione generalmente accettata su chi si possa definire transessuale.

Loving Loretta
regia: Andrea Gutsche – (Canada, 2008, Betacam SP, 23’, col.)
Un diner in Texas. Un gruppo di cameriere. Sotterfugi seduttivi. Mazzi di fiori. Silenzi… paura. Ma non è facile fermare una donna decisa come Loretta.

The Armoire
regia: Jamie Travis – (USA, 2009, Betacam SP, 22’, col.)
Cosa si nasconde dietro la sparizione di un bambino che giocava a nascondino con un suo amichetto? Un thriller sul sadismo e sul desiderio nell’infanzia.

25 Apr. Domenica – SALA 1 Ore 22.30

Einaym Pkuhot (Eyes Wide Open)
regia: Haim Tabakman – (Israele/Germania/Francia, 2009, 35mm, 91’, col.)
L’amore che non osa dire il suo nome nella Gerusalemme ultraortodossa. Il macellaio Aaron, sposato ed osservante, dà lavoro al giovane studente Ezri. Tra i due nasce un sentimento che scatena il pregiudizio all’interno della comunità. Una atmosfera invernale ed oscura fa da sfondo alla difficoltà di essere se stessi.

25 Apr. Domenica – SALA 2 Ore 22.30

Je te mangerais (You Will Be Mine)
regia: Sophie Laloy – (Francia, 2009, 35mm, 96’, col.)
Judith Davis nella parte di Marie, è un’ aspirante pianista che si trasferisce a Lione per studiare al conservatorio. Va a vivere con la sua amica d’infanzia Emma che non vede da anni. La loro vecchia amicizia si trasforma presto in qualcos’altro. Quasi un horror, un’attrazione fatale, un amore-odio autodistruttivo immerso in una colonna sonora classica.

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