Sanremo 2009: il trionfo di Marco Carta

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Un podio da infarto.
La 59° edizione del Festival di Sanremo chiude con un terzetto di testa da far venire i brividi.
Come detto ieri, il televoto FALSA l’esito finale della gara, con Sal Da Vinci addirittura 3°, Povia 2°, grazie all’8 per mille della Chiesa Cattolica devoluto in sms e telefonate da casa, e lui, Marco Carta, passato dal trionfo di Amici a quello clamoroso di ieri.
Canzone orecchiabile quella del Carta, sicuramente non eccelsa ma indubbiamente SUPERIORE a quelle degli altri due finalisti.
Polemiche RIDICOLE nei suoi confronti, strumentali e becere, portate avanti da DINOSAURI della musica italiana, come Al Bano, che hanno semplicemente ROSICATO nel vedersi superare da un ragazzino alto un cazzo e mezzo in arrivo da un reality show.
Con la marea di dischi di platino collezionati in pochi mesi, il ragazzo è MOLTO più BIG del 70% dei cantanti in gara presenti e SPOCCHIOSI, che di dischi probabilmente non arrivano a venderne UNO da DECENNI.
A premiarlo poi lei, l’INUTILE Maria De Filippi.
Se Paolo Bonolis UN GIORNO verrà a spiegarci CHE CAZZO CE STAVA A FA MARIA SU QUEL PALCO, ci farà un enorme piacere.
Tanto rumore per nulla? No, semplicemente tanti ACCORDI sottobanco tra Rai e Mediaset, pronte ad allearsi contro il grande nemico, Sky, tanto da spartirsi conduttori e montare finte controprogrammazioni.
Tristezza, profonda tristezza…
Finito il carrozzone, cosa rimarrà di questo Festival?
Musicalmente parlando poco o nulla. Arisa, gli Afterhours, l’ottima Patty Pravo (nella versione radio (con la sua voce ritoccata…) la canzone guadagna 100000 punti), una ritrovata Dolcenera e quel gran PARACULO di Povia, che ieri ha chiuso in bellezza il suo IDIOTA circo polemico.
Serata dopo serata, cartello dopo cartello, il Povia ha fatto vedere all’Italia intera, a quell’Italia dotata di un minimo di cervello, che MAI avrebbe speso un euro per votare quella PORCATA di canzone, tutta la sua pochezza, come cantante e come uomo.
Che qualcuno poi gli spieghi che qui, a prendersi meno sul serio, non dovremmo essere noi… ciao caro, tempo 7 giorni e tornerai ad essere quello che sei… nessuno.

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