Sanremo 2015: 16 big + 8 nuove proposte: parla Carlo Conti

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Sarà come le altre mie trasmissioni. Non dimentichiamoci mai che Sanremo non è il G7 o un intervento a cuore aperto. E’ una gara di canzoni orecchiabili. Il mio sarà un Festival normale. Nazional-popolare. E’ importante allargare la forbice dell’ascolto come mi succede sempre. Senza preclusioni per nessuno. Con la massima leggerezza. In linea con tutti i miei programmi, che si propongono di interessare e divertire trasversalmente tutto il pubblico di Rai 1. La mia tv è familiare: dal nipote alla nonna. Passando per i 30-40 e cinquantenni, la mia generazione’. ‘Non precludo nessuno, dalla romanza al rap. Passando per il rock. Voglio uscire dal classico brano sanremese‘. Via Il Secolo XIX tramite All Music Italia.

Carlo Conti ha così provato a pennellare i tratti del suo primo Festival di Sanremo, che potrebbe riportare la manifestazione verso quel nazional-popolare che soprattutto con l’ultima edizione targato Fazio se n’era bello che annato affanculo.
Vecchie glorie e nuovi volti da talent faranno quasi sicuramente a cazzottoni, perché Conti sa come strizzare l’occhio ad un pubblico eterogeneo, anche se il sottoscritto sogna un unico e clamoroso ritorno.
Loretta Goggi.
Datemi la Goggi a Sanremo, in gara per la vittoria finale, e per me sarà trionfo.

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