“Sono stanco di sentirmi dire che siamo tutti felici” il monologo di Leo Gassman al concerto del Primo maggio

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In occasione del concerto del primo Maggio, Leo Gassman ha voluto regalare non solo una grande esibizione ma anche un monologo rimasto impresso nella mente dei presenti.

Gassman Leo

Gassman Leo- Spetteguless.it

Tra i vari artisti che si sono esibiti sul palco in occasione del concerto del primo Maggio, c’era anche lui, Leo Gassmann. Prima si è scatenato in un balletto insieme alla madre e poi si è lasciato andare ad un attimo di riflessione con un discorso sul palco del circo Massimo. Il cantante non solo è stato lì per esibirsi con il suo nuovo singolo ma ha avuto anche recitare un monologo.

Il monologo di Leo Gassman al concerto del primo Maggio

Il concerto del primo maggio tenutosi al circo Massimo è di sicuro uno degli eventi più attesi dell’anno. Questa è l’occasione perfetta per vedere l’esibizione di un gran numero di artisti e vivere così delle esperienze uniche e indimenticabile.

Tra questi c’è stato anche spazio per Ultimo, il cantante originario di Roma che sta portando a casa con gran numero di successi e sta ottenendo il sold out ad ogni data da lui organizzata per il Tour del 2024. Ma non è soltanto Niccolò Morriconi che ha attirato l’attenzione bensì anche un altro artista molto giovane figlio d’arte, Leo Gassman figlio del celebre attore Alessandro Gassmann.

Il cantante è stato presente anche sul palco dell’Ariston con la sua canzone Terzo cuore nel 2023. Adesso è stato in grado di infuocare il circo Massimo sia con la sua esibizione che con quel monologo che ha lasciato molto su cui riflettere.

Leo Gassman in studio

Leo Gassman in studio- Spetteguless.it

Queste le parole da lui pronunciate «Quante volte ci svegliamo con quel mattone sulla pancia, quel senso di angoscia apparentemente immotivato che non ci lascia vivere sereni. Quante volte ci fermiamo interi pomeriggi sul nostro divano davanti ai nostri telefoni guardando tutte quelle persone così apparentemente vicini immaginando una vita che vorremmo vivere anche noi. Quante volte vorremmo uscire di casa ma poi ci ricordiamo che il mondo lì fuori è spietato, pericoloso, ingiusto. E allora pensiamo che è meglio rimanere chiusi nella nostra camera, magari con qualche amico, a bere, fumare fino allo sfinimento.

Quante volte per strada incontriamo sguardi assenti, tristi. Vorremmo aiutarli ma non sappiamo come. Vorremmo fare qualcosa ma ci sentiamo di non avere gli strumenti. Quante volte collezioniamo sulla nostra pelle violenza gratuita. Parlo di quei passanti che incontri che ti rispondono male, senza chiedere scusa, rovinandoti l’umore per ore, giorni e settimane, solo perché hanno avuto una giornata storta. Quante volte accendiamo la tv e sentiamo notizie che ci fanno paura. Sono stanco di sentirmi dire che siamo tutti felici, stanco di ricevere solo brutte notizie, ma non voglio arrendermi, abbiamo il diritto di un presente migliore».

C’è stato spazio anche per una stivaletto familiare e all’insegna del ballo. Il cantautore, ha presentato il suo nuovo singolo Take that esibitosi a torso nudo e bermuda neri, lasciandosi andare ad un ballo scatenato fino a quando non ha annunciato l’arrivo della madre sul palco, l’attrice Sabrina Knaflitz. Insieme al figlio, si è lasciata andare anch’essa ad un balletto sulla passerella.

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