Fabio Volo e la gioia di vivere: cosa succedeva a Natale VIDEO

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Lo scrittore bergamasco è uno dei più noti dell’ultima generazione, autore di molti romanzi best-seller, e non ha mai nascosto la sua giovinezza piuttosto dura. Fabio Volo di recente ha parlato della gioia di vivere e di quanto poco l’abbia provata.

Fabio V

Primo piano di Fabio Volo – Spetteguless.it

Non solo scrittore, ma anche attore, speaker radiofonico e conduttore, Fabio Volo è uno dei personaggi pubblici più noti dal pubblico italiano. È salito alla ribalta delle cronache tra la fine degli anni 90 e i 2000, e l’artista ha raccontato più volte la sua infanzia e giovinezza. Nato in provincia di Bergamo nel 1972, ma cresciuto a Brescia, dopo le scuole medie ha deciso di lasciare gli studi e ha iniziato a lavorare con il padre come panettiere.

Dopo aver debuttato nel mondo radiofonico grazie a Radio Capital nel 1996, ottiene grande popolarità per merito de Le Iene, che conduce con Simona Ventura dal 1998 al 2001. Nel frattempo passa a Radio Deejay dove conduce Il Volo del mattino e pubblica il primo romanzo Esco a fare due passi, che si rivela un enorme successo letterario. Due anni più tardi fai il bis, grazie al libro È una vita che ti aspetto che diventa uno di uno dei più venduti di quella annata. Negli anni che seguono si divide tra cinema e tv continuando al contempo la sua attività letteraria, pubblicando altri dieci libri.

Nonostante negli ultimi anni si è allontanato dal piccolo schermo, Volo ha inoltre continuato a lavorare al cinema, apparendo in alcune pellicole come Genitori vs influencer, Per tutta la vita e People from Cecchetto. Inoltre si è sempre prestato di buon grado a interviste e ospitate. In una di queste ultime, ha raccontato di come ha vissuto la sua giovinezza e di quanto, sfortunatamente, in famiglia sia mancata spesso la gioia di vivere.

Fabio Volo e quel periodo difficile della sua vita: “Quando passavamo davanti a un bar…”

Benché grato al padre per avergli insegnato l’importanza del lavoro, Fabio non ha potuto fare a meno di sottolineare come questo suo stacanovismo sia stato molte volte eccessivo, durante la sua infanzia e adolescenza . “Io non ho una foto dei miei genitori in vacanza, perché per mio padre le vacanze non esistevano…Da bambino passavamo davanti a un bar e lui criticava chi stava al bar perché non era a lavorare” ha spiegato lo scrittore con foga.

“Non c’era un festeggiamento in casa mia, non c’era il Natale, non c’erano i compleanni, non c’era gente in casa che veniva a cena… Non c’era la gioia di vivere, ecco mettiamola così. Io c’ho scritto un libro sulla mancanza della gioia di vivere, che è fondamentale, cosa che invece sto cercando di fare con i miei figli” ha quindi aggiunto. E forse proprio per questo ha deciso di combattere questa austerità lavorando in campo artistico, per ritrovare quella leggerezza che tanto gli è mancata in quegli anni fondamentali.

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