Chiara Ferragni, cosa rischia con l’accusa di truffa aggravata per il caso pandoro

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Non è un buon periodo per Chiara Ferragni. La moglie di Fedez è sotto l’occhio attento della Finanza che sta cercando di fare chiarezza su tutte le sue collaborazioni, commerciali e non.

Chiara

Chiara Ferragni – Spetteguless.it

Com’è noto da mese, l’indagine vede al centro del mirino e dell’attenzione degli inquirenti, Chiara Ferragni e la nota azienda dolciaria Balocco. L’indagine, focalizzata sul pandoro “Pink Christmas”, entra in queste ore in una nuova fase. La Guardia di Finanza di Milano, guidata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, ha intensificato i controlli presso la sede di Balocco a Fossano, Cuneo, per valutare le possibili implicazioni di truffa nel caso.

Inizialmente incentrate sulla frode in commercio, le indagini stanno ora esaminando l’ipotesi di truffa, una svolta inaspettata. Questo cambio di prospettiva deriva dall’analisi di una serie di comunicazioni email tra i rappresentanti di Ferragni e Balocco, risalenti al 2021, legate al progetto “Pink Christmas”. Gli investigatori stanno analizzando dettagliatamente queste interazioni per comprendere meglio le dinamiche alla base della promozione del prodotto.

Chiara Ferragni, le indagini si fanno più intense: sul caso pandoro c’è l’ipotesi truffa

L’influencer, nota per il suo impegno in iniziative solidali, ha promosso attivamente il pandoro “Pink Christmas”. Chiara Ferragni, nel pubblicizzarlo, ha sempre affermato che parte dei ricavi sarebbero stati devoluti all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Le indagini mirano proprio a stabilire, una volta per tutte, la veridicità di queste affermazioni e a valutare se siano stati rispettati gli accordi pubblicizzati.

Chiara Ferragni scusee

Pandoro Chiara Ferragni- Spetteguless.it

 

Oltre al caso del pandoro, le indagini includono anche altre operazioni di marketing legate a Ferragni, come la promozione di uova pasquali di Dolci Preziosi e una bambola a sua immagine. Questi prodotti, anch’essi commercializzati con finalità benefiche, sono ora sotto esame per determinare la trasparenza delle campagne promozionali.

Antonio Scarnera, avvocato esperto in materia, ha fornito un’analisi legale distinguendo tra frode in commercio e truffa. Nel primo caso – quindi la frode – punisce i commercianti che ingannano gli acquirenti sulle caratteristiche del prodotto. La truffa, invece, riguarda chi, attraverso inganni, procura un ingiusto profitto a danno di altri. La distinzione è fondamentale per comprendere le possibili conseguenze legali che Ferragni e i coinvolti potrebbero affrontare a seconda dell’esito delle indagini. C’è il rischio che la amata influencer finisca per essere accusata di truffa.

Le indagini sul caso Ferragni-Balocco sono quindi in una fase cruciale, con la procura di Milano che valuta attentamente ogni elemento. Se confermate, le accuse di truffa potrebbero avere significative ripercussioni legali e sull’immagine pubblica di Ferragni e delle aziende coinvolte. Già da ora Chiara ha subito un bel contraccolpo col danno d’immagine derivato da questa faccenda. Al momento, la situazione rimane fluida, con gli investigatori che continuano a lavorare per fare chiarezza su queste vendite oggetto di indagini.

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