75 anni di Diane Keaton, contagioso sorriso di Hollywood

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1 premio Oscar, 2 Golden Globe, un Bafta, due David di Donatello, Diane Keaton, musa di Woody Allen, ha oggi spento 75 candeline.
75 anni meravigliosamente portati per l’indimenticabile Annie Hall (il suo vero cognome all’anagrafe) con cui vinse la statuetta come miglior attrice 1978, per poi tornare in nomination con Reds, La stanza di Marvin e Tutto può succedere – Something’s Gotta Give. Esordiente in sala con il ruolo di Kay Adams ne Il padrino, è grazie a Woody Allen che esplose, girando insieme a lui, suo ex compagno, ben 7 film: Il dormiglione (1973), Amore e guerra (1975), Io e Annie (1977), Interiors (1978), Manhattan (1979), Radio Days (1987) e Misterioso omicidio a Manhattan (1993).
Lasciato Allen nel 1978, Diane si innamora di Warren Beatty, con cui gira Reds nel 1981, ma i due si mollano a fine riprese. Successivamente inizia una love story con Al Pacino, ma anche qui la relazione naufraga presto. Mai sposa, timida, nevrotica e indipendente, Diane ha adottato due bambini, Dexter (nel 1996) e Duke (nel 2001). Da sempre attivista contro la chirurgia plastica, celebre per i suoi look a dir poco eccentrici, con annessi amati guanti e cappelli, da 25 anni preme affinché Hollywood ceda al sequel di quel cult assoluto intitolato Il club delle prime mogli, in cui fece faville al fianco di Bette Midler e Goldie Hawn, che ritroverà comunque nell’annunciato Family Jewels, commedia diretta da Peter Hoare.
Sorriso contagioso, attrice poliedrica in grado di vestire perfettamente tanto gli abiti della commedia quanto del dramma, Diane  ha sconfitto la bulimiagrazie all’analisi, come confessato nell’autobiografia Oggi come allora.  Oggi come allora, una donna meravigliosa.

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