Omotransfobia, il premier Conte: “discriminazioni anticostituzionali, la politica converga su una legge”

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“La Giornata internazionale contro l’omofobia non è una semplice ricorrenza, un’occasione celebrativa. Deve essere anche un momento di riflessione per tutti e, in particolare, per chi riveste ruoli istituzionali ad attivarsi per favorire l’inclusione e il rispetto delle persone. Come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana. Queste discriminazioni sono contrarie alla Costituzione perché calpestano il valore fondamentale della dignità della persona e il principio di uguaglianza e si alimentano di pregiudizi che celano arretratezza culturale. Per questo il mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale“.

Così il premier Giuseppe Conte è intervenuto sui social per ricordare la Giornata Mondiale contro l’Omotransfobia, a pochi giorni dal ritorno in Commissione Giustizia della Legge contro l’Omotransfobia che vede il deputato Pd Alessandro Zan relatore. Entro fine luglio la legge approderà alla Camera dei Deputati. L’intenzione è quella di approvarla definitivamente, dopo decenni d’attesa, entro un anno.
Anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, come già accaduto nel 2017, ha ribadito come “le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale”. E ancora.

“La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana. È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri. Operare per una societé libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale“.

E chi vuol capire, vedi quei pagliacci di Lega e Fratelli d’Italia puntuali contrari ad una simile legge, capisca.

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