Lorella Cuccarini, “anch’io sono stata vittima di odio sui social”

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Sono felice che oggi due donne intelligenti e che stimo – Giovanna e Michelle – abbiano messo la parola “fine” ad una polemica ingigantita ad arte da altri. Ha ragione Michelle quando dice che dobbiamo combattere tutti insieme l’odio sui social, ancora di più se contro le donne. No alla violenza verbale, agli insulti, al tifo da stadio, alla mancanza di rispetto di haters travestiti da finti paladini. Basta ai colpi bassi e alle minacce, a noi o a chi vogliamo bene.
Questa violenza inaudita, di bulli e leoni da tastiera, porta a semplificazioni, stereotipi, giudizi senza senso.
A volte ci dipingono per quello che non siamo, in modo falso e anacronistico .
Lo scorso anno, pur se per motivi diversi, anch’io sono stata vittima di odio sui social. Ho ricevuto appellativi, battute velenose, insulti, messaggi cattivi : alcuni di una violenza inaudita .
C’è chi si è divertito a dipingermi come non sono mai stata nella mia vita , mettendo in discussione tutta la mia storia personale e professionale.
Da allora, ho imparato la lezione ed ho preferito far parlare solo il mio lavoro.
È sacrosanto criticare, per carità: non possiamo piacere a tutti. Come personaggi pubblici dobbiamo accettarlo. Ma esistono l’eleganza e l’ironia.
Si al dialogo, alla satira, allo scambio civile di idee diverse... ma sempre con rispetto .
Non importa se siamo giornaliste, conduttrici, ballerine, attrici, cantanti, casalinghe, telespettatrici, madri o figlie. Siamo donne normali: imperfette, fragili come tutti.
Ogni tanto capita, per passione o per difesa, di discutere anche tra noi … ma state pur certi che, su questo punto, ci troverete sempre tutte unite.

Firmato Lorella Cuccarini, nel commentare la ‘pace’ mediatica tra Michelle Hunziker e Giovanna Botteri. Tutto vero, se non fosse che fare attenzione a ciò che si dice, ogni tanto, sarebbe cosa buona e giusta. Perché la critica, anche aspra, è spesso conseguenziale ad autentiche provocazioni, il più delle volte condite da pregiudizi e tanta poca conoscenza della materia trattata. Il rispetto deve essere sempre reciproco.

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