“L’altra sera ho visto i Music Awards. Mi sono piaciuti Baglioni, De Gregori. Quella che mi è piaciuta meno è Alessandra Amoroso, dovrebbe ricominciare a studiare, canta troppo di naso. La voce nasale proprio no. Deve essere bella, suadente. Ce l’hanno insegnato Mina, Milva, Iva Zanicchi. Poi sono arrivati gli alpinisti, quelli che andavano in alto o i carbonari che facevano la gara a chi arrivasse più basso. Per favore! Cerchiamo di cantare bene. Un “mi” e un “re” vanno presi bene”.
E ancora su Loredana Bertè…
“Siamo sempre state diverse. È lei che si sente una mia rivale. Per me è tutto chiuso. Anzi quest’anno a Sanremo se avesse vinto sarei stata pure contenta. Eravamo amiche. Poi mi ha chiamato in causa. Io dissi che evidentemente era invidiosa del mio primo posto in classifica. Da lì in poi mi ha detto di tutto, al punto che fui costretta a dirle “Io con te non parlo più”. In tribunale tutto chiuso perché i giudici non potevano perdere tempo con due cretine”.
E ancora su Fabio Fazio...
“Fazio a Quelli che il calcio mi invitava sempre come tifosa dell’Hellas Verona, a Che Tempo che Fa invece non mi ha mai chiamato. Neanche col disco nuovo, e io ci sarei andata gratis. Sono arrabbiata con lui. Evidentemente mi considera un’artista solo se si parla di calcio. Tutte le settimane ero lì e ho fatto anche la sigla del Processo del Lunedì, voluta dal grande Aldo Biscardi”.
E ancora su Ora o Mai Più e i battibecchi con Orietta Berti...
“Ma dai! Lei ha pure cantato Il Kobra. Diciamo che in quella trasmissione io vivevo un momento difficile. Mi avevano affidato un tronco come cantante da seguire (Donatella Milani). Tanto che dissi loro: “Perché mi chiamate e poi mi date – come dicono Cochi e Renato – per premio un cannone in spalla”. Milani, diamine: se non prendi le note parla, così almeno non stoni. Facevamo tre prove, non di più perché – mi diceva – sennò le andava via la voce. Ma allora non fumare! Lei fumava nei corridoi all’aperto, in pieno inverno”.
Ovvero Donatella Rettore, intervistata da Leggo, contro tutto e tutti.