«Salvini? mi è molto simpatico e mi piace perché risponde sempre a tutti. Amo i capaci di scendere fra la gente. Lui lo fa spesso». «Io sono gay. Lui un ministro dell’Interno, almeno mi pare, che trova il tempo per essere riconoscente, dimostrando grande cortesia. Non tutti ne sono capaci». «L’ho incrociato due volte. La prima a Rtl, la seconda mentre da Barbara d’Urso ballavo sui tacchi. Al suo sorriso, ho sentito il dovere di spiegare: “Onorevole, non canto sempre in bilico sulle zeppe”. È un tipo tranquillo». «Salvini in campagna elettorale è stato chiaro sui propositi e li sta realizzando. Non sbaglia a voler capire chi entra in Italia. La sera io mi devo far accompagnare perché dopo tre furti, ho paura. Tanti sanno dove abito».

Dichiarare simpatia per un conclamato omofobo di estrema destra che vomita odio a giorni alterni, cavalcando la propria ignoranza con immotivata fierezza.
Cristiano Malgioglio, intervistato dal Corriere della Sera, è riuscito nell’impresa impossibile di lodare Matteo Salvini.
Dichiarazioni semplicemente imbarazzanti.