Esattamente 20 anni fa Britney Spears iniziava ad essere Britney Spears.
Il 23 ottobre 1998, Baby One More Time usciva in radio, tramutando una minorenne della Louisiana in un fenomeno globale.
500.000 copie vendute solo il primo giorno, 10 milioni in tutto il mondo a fine corsa.
Il video, che la major voleva fare animato, è stato il primo degli anni novanta ad essere certificato da Vevo.
Nel 1999, come dimenticarlo, Britney venne al Festivalbar, per ‘cantare’ Baby One More Time, ancora oggi suo brano più famoso, più venduto, forse più amato.
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26 Ottobre 2018 at 15:11
La gallina dalle uova d’oro della JIVE Records. Ed è proprio il caso di ribadirlo con un aggettivo: la stupida gallina dalle uova d’oro della JIVE Records.
Quel che rimane di Britney nell’immaginario collettivo, è la fotografia di una ragazzina penosa, spremuta come un limone dagli uomini del marketing che si è ritrovata col “cervello bruciato” a 27 anni. Mmm…grande idolo ed esempio da seguire!
Qualche canzone è rimasta, senz’altro: “…Baby one more time” è un pezzo storico. Lo è per aver settato lo standard di qualità più basso mai esistito nella musica pop. Un pezzo che è stato riproposto (o meglio riciclato) in maniera seriale da Max Martin più volte per la stessa Britney, per gli NSYNC e innumerevoli altre teen sensation che sono susseguite. Un po’ come le Yankee Candle: stessa profumazione ma cambiamo nome ed adesivo. Tanto gli stolti comprano comunque.
Oggi la ragazza si è rimessa in piedi, ma è morta dentro, nel lontano 2008 (forse sarebbe meglio festeggiare questo decennale); è una caricatura di se stessa i cui show non sono altro che uno sculettamento viziato da psicofarmaci che nemmeno una velina mediocre di Striscia la Notizia. Il tutto contornato da gestualità ammiccanti, abiti succinti e luccicosi e, non ultimo, un vergognoso, imperdonabile, playback. Persino i fans (ma solo quelli più intelligenti eh!) si chiedono se sono concerti o parodie per sketch televisivi. Forse è il caso di chiamarli semplicemente “Show”. Sì, come il Rocky Horror.
Che dire, popstar che ti scegli, fan che ti ritrovi. È un po’ come i cani, che assomigliano tutti al padrone. Gallina lei, polli loro.
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24 Ottobre 2018 at 11:40
Ma soprattutto :
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24 Ottobre 2018 at 11:39
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24 Ottobre 2018 at 8:07
questa si che è una ricorrenza da festeggiare sculettando come si deve: album, brano e video con i controcoglioni, un debutto che ha cambiato per sempre la storia della musica pop e che tutti ancora oggi giustamente celebrano come si fa con gli avvenimenti di così straordinaria portata. icona assoluta!
e oggi ci strappiamo le mutande per dei cosiddetti successi da 500 mila copie di cui non fra 20 anni, ma fra 20 giorni non importerà una mazza a nessuno: allora è nata una stella, oggi nascono petardi che bruciano e fanno casino pet 10 secondi e poi finiscono nella monnezza, come i cd di certe “star”…
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