Umbria, approvata la legge regionale contro l’omotransfobia

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Dopo 10 lunghi anni e un percorso ricco di ostacoli e primati in negativo, l’Assemblea legislativa regionale dell’Umbria ha finalmente approvato la tanto attesa legge regionale contro l’omofobia e la transfobia. Un testo avanzato nel panorama nazionale, che impegna la Regione ad attuare politiche di prevenzione per il contrasto delle discriminazioni e che rilancia con forza la necessità di una legislazione nazionale in merito.

«Siamo soddisfatti per questa definitiva approvazione – commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – l’impegno della nostra associazione, che dal 2007 segue e supporta l’iter di questa legge, non è stato vano e siamo felici di aver contribuito a rendere questa Regione un posto più civile per tutte e tutti i suoi cittadini. Ringraziamo la presidente Catiuscia Marini per essersi spesa in prima persona a sostegno di questo provvedimento e chiediamo alla Giunta che la legge inizi subito l’iter di attuazione. Un appello anche al Parlamento perché riprenda subito la discussione di una legge nazionale, che insieme alle norme regionali, completi il quadro di tutela su modello di quanto avviene nel resto d’Europa.»

Rispetto alla versione uscita dalla III Commissione, la legge approvata in aula ha subito anche degli importanti miglioramenti che ne rafforzano l’azione, come ad esempio la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei processi per omofobia e transfobia o le modifiche che tengono conto della recente normativa nazionale sulle unioni civili. Importanti anche gli emendamenti sui richiami costituzionali, che sostituiscono l’ormai tristemente famoso emendamento “salva omofobi” del consigliere Smacchi.

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