Perché non bisogna mai tacere e/o voltare la testa, dinanzi alla gratuita e ostentata omofobia. Ma reagire con prontezza e nervi saldi, rimarcando tutta la loro volgarità mentale. Brava bravissima Cathy, consigliera comunale a Bologna nonché fondatrice del primo sportello legale nazionale per i diritti delle persone LGBTQ. Più gay, transgender e lesbiche così, e vivremmo probabilmente in un Paese meno omofobo.
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31 Maggio 2016 at 19:35
comprendo la rabbia che ti assale quando senti fare discorsi del genere, ma alzarsi in piedi e con “molta calma” dire frasi ad effetto “ad altissima voce” per poi andarsene non mi sembra molto utile… e il fatto che abbia ricevuto il tifo di una presente non aiuta molto a dare un senso al tutto… Io forse sarei intervenuto nel discorso esprimendo il mio punto di vista, o almeno ci avrei provato. E la tipa del tifo a quel punto si sarebbe probabilmente unita a me e sarebbe stata dalla mia parte… La cosa sarebbe stata forse meno teatrale ma forse leggermente più utile.
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31 Maggio 2016 at 19:27
Vuol dire che statisticamente è più pericoloso il tuo compagno che una persona che viene da un paese extraeuropeo.
Le vittime stuprate e le rapine sono quello che ti dice il telegiornale perchè è quello che vuoi sentirti dire: proprio oggi un mio vicino di casa ha picchiato la compagna, spaccando uno specchio, sfondando la porta del suo ingresso. Entrambi italiani. Il TG non ti racconta la violenza domestica se non c’è una chiave di mistero o di spettacolarizzazione.
Continua a seminare odio e l’odio non si placherà mai. -
31 Maggio 2016 at 19:21
Per quanto possa essere soddisfacente la scenata e l’uscita di scena da diva, io avrei parlato tutto il viaggio con queste persone, avrei ascoltato, ma soprattutto insegnato.
La gente non sa, non legge quello che non vuole leggere e quindi non saprà mai.
Era un’occasione per magari insegnare e dico insegnare perchè si! noi sappiamo qualcosa che loro non sanno: il rispetto.Avrei parlato con queste persone cercando di essere anche preso in simpatia e come uscita di scena avrei detto: “Ora fammi chiamare il mio compagno che mi deve venire a prendere”.
Fossero sopraggiunte domande avrei tranquillamente fatto coincidere quei puntini che loro non riescono a mettere insieme… che noi siamo persone! non siamo “i gay”, ma siamo persone che parlano, ascoltano, scherzano, ridono e si fanno venire a prendere dal fidanzat* in stazione.
In ogni caso, so che a volte queste persone, per i toni e per le affermazioni si meritano solo un calcio in faccia, e mi dispiace che Cathy abbia i capelli corti perchè nella scena nella mia testa c’era un hair-flip di quelli favolosi. #gogirl
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