#MarchiniStaiSereno, non sarai MAI Sindaco di Roma – Alfio fuorilegge dice no alle unioni civili

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“Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose per cui non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni”.

Così parlò all’Ansa Alfio Marchini, candidato Sindaco della Capitale in quota Forza Italia.
Proprio colui che fino ad un mese fa si vantava di non avere partiti alle proprie spalle, il palazzinaro dalla chioma fluente e dal mascellone alla Forrester, che di fatto strizza l’occhio agli elettori di destra in una corsa omofoba che lo vede sprintare al fianco di Giorgia Meloni, candidata Sindaco di Fratelli d’Italia e della Lega di Salvini.
Ferma e da applausi la replica di Monica Cirinnà, prima firmataria del DDL che sarà legge giovedì.

“Alfio Marchini vuole essere un sindaco che non rispetta la legge, un bel biglietto da visita. Le unioni civili, una volta approvate definitivamente dal Parlamento non sono derogabili per scelta politica. Se Marchini, come ha annunciato, non celebrerà le unioni civili tra persone dello stesso sesso non soltanto andrà contro i diritti dei cittadini romani, ma anche contro una legge dello Stato con tutte le conseguenze civili e penali”.

Immancabile anche la risposta del candidato Sindaco del Partito Democratico Roberto Giachetti, che non vede l’ora di poterle celebrare, quelle unioni civili, mentre la Raggi, candidata 5 Stelle, ha per ora preferito non replicare all’uscita del mascellone.
Nel dubbio, caro Alfio, faccio mio il #MarchiniStaiSereno lanciato da Gay.it.
Perché mai, e ribadisco MAI, sarai Sindaco della Capitale.

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