Chi è cresciuto negli anni ’80 come il sottoscritto non può che ricordare con gigantesco piacere Bim Bum Bam, storica trasmissione Mediaset interamente pensata per i più piccoli.
Fu qui, tra un pupazzo e un cartoon, che nacque Paolo Bonolis, televisivamente parlando.
Bim Bum Bam è andato in onda per oltre vent’anni, dal 1981 al 2002, per poi morire.
E allora perché non farlo rivivere, si è chiesto qualcuno, vista la penuria di programmi decenti in onda su Italia 1, dando il via all’immancabile petizione on line.
Grazie ai conduttori, alle mascotte (uno dei più popolari UAN) e ai cartoni animati trasmessi (accompagnati sempre da sigle italiane, intonate da artisti come Cristina D’Avena e Giorgio Vanni), Bim Bum Bam è stato un grande punto di riferimento per tantissimi bimbi.
Alcuni sondaggih (il più recente su Tv Sorrisi e canzoni, Aprile 2015) l’hanno incoronato come il programma tv anni ’90 più richiesto di cui si vorrebbe un ritorno in TV, “battendo” programmi come Giochi senza frontiere, Mai dire gol, Il pranzo è servito e La ruota della fortuna. Inoltre il ritorno dei cartoni su Italia 1 da più di un anno all’interno del contenitore “Latte e Cartoni” ha fatto segnare ascolti molto buoni, arrivando anche al 5% di share. Non a caso l’azienda è tornata a riacquistare i diritti di vecchi cartoni da anni scomparsi. Motivi in più per credere che se ben gestito un progetto Bim Bum Bam 2.0 potrebbe tranquillamente funzionare.
Oltre 1000 persone hanno già firmato la petizione della settimana, per un appello a cui Mediaset dovrebbe replicare.
Sposandolo pienamente.
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1 Aprile 2016 at 21:14
Sinceramente non ho un gran ricordo del “Programma” ricordo che mi interessavano più i cartoni inframezzati. UAN certamente me lo ricordo così come alcuni volti che si alternavano tra un cartone e l’altro. Ho però un ricordo più affettuoso verso “L’Albero Azzurro”. Mi sembrava più fatato e affascinante del format di Mediaset.
Il ritorno mi sembra una cosa impossibile oltre che inutile. Se il target di un programma per bambini sono i giovani d’oggi non saranno di certo interessati ai cartoni anni Ottanta o a facce da vecchi che gli raccontano le barzellette :-S
Onestamente io poi non ho nemmeno una TV in casa, non m’interessa proprio…
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1 Aprile 2016 at 11:12
Mah, non so quanto sia utile, dato che gli anni ’80 sono finiti da un pezzo. Oltretutto, quei bambini sono diventati genitori inutili che non sanno tenere a bada i bambini, cresciuti a tablet e smartphone e per niente educati. Non sapendo interagire coi figli, o non avendone voglia, si limitano a sbatterli davanti allo smartphone a vedere Peppa Pig, per cercare di calmarli quando fanno casino. Mai che li veda rigar dritto come noi da piccoli, che se non stavi fermo e zitto, specie in presenza di adulti, prendevi due ceffoni e ti riportavano a casa.
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