La SVIZZERA boccia il referendum CONTRO il matrimonio gay

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50,8% contrari contro il 49,2% di favorevoli.
Con queste percentuali al cardiopalma la Svizzera ha BOCCIATO il referendum lanciato dal Partito popolare democratico che chiedeva un cambio in Costituzione dell’attuale definizione di matrimonio in “durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e di una donna”.
“Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate”, il nome dato all’iniziativa popolare, che ha visto una partecipazione superiore al 63%.
Se fosse passato il SI’, è evidente, il matrimonio gay sarebbe diventato ‘incostituzionale’.
Un sospiro di sollievo è arrivato dall’Organizzazione svizzera delle lesbiche (LOS) e della Federazione dei gay (Pink Cross), secondo cui il matrimonio, in uno Stato liberale, dovrebbe essere aperto a tutti.
La Svizzera autorizza l’unione civile tra persone dello stesso sesso dal 18 giugno 2004, con il 58% degli svizzeri che si pronunciò in favore delle unioni civili nel 2005, garantendo alle coppie dello stesso sesso gli stessi diritti e le stesse protezioni riconosciute alle coppie eterosessuali, eccetto:

– L’adozione di bambini
–  fecondazione in vitro

Un po’ come in Italia, in sostanza, ma con 12 anni d’anticipo e due consultazioni referendarie favorevoli.

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