La professionalità di un’artista. Tirata giù da un palco come un sacco de patate a causa di un cazzo di mantello (ma che non l’hai mai visti gli Incredibili?), eppure subito dopo in piedi, furiosa e dolorante. Ma ferma, stoica, professionista, quasi in lacrime, a ballare, a cantare (playback? STAMINCHIA). A finire quel che aveva iniziato.

Anche se la scena della caduta rimarrà epica, la GIF che la vede trascinata giù è già STORIA, Twitter è impazzito, le rotatorie se so’ fermate, la redazione de Studio Aperto sta a fa edizioni speciali da 6 ore, il Papa ha sgozzato 6 colombe bianche come sacrificio agli Dei, Daria Bignardi ha bestemmiato in diretta a Le Invasioni Barbariche, la Terra si è fermata per 5 secondi, Cher ha infartuato dalle risate e Lady Gaga si starà sgrillettando come se non ci fosse un domani,  lei non ha mollato.

20 anni d’attesa per tornare ai Brit Awards, tanto da cancellare il proprio mitico party Post Oscar per l’occasione, ed è stato il suo live più disastroso di sempre. Perché rovinato da un inconveniente. Da perfezionista qual è si è fatta abbattere dal laccio di un mantello stretto con troppa forza e da un ballerino che non arriverà a fare colazione, perché decapitato nella notte. Madge, di cuore, sei tutti noi. Sei caduta dopo 30 anni, te sarai rotta come minimo 29 costole ma vorrà dire che dovrai semplicemente rialzarti. Ti amo più di ieri.