Sanremo 2014: trionfo Arisa – voti e considerazioni finali

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Update 12:50 – ecco tutta la classifica FINALE
Arisa
Raphael Gualazzi
Renzo Rubino
Francesco Renga
Noemi
Perturbazione
Cristiano De André
Frankie hi nrg
Giusy Ferreri
Sàrcina
Giuliano Palma
Antonella Ruggiero
Ron

Arisa – Televoto: 58%; Giuria Qualità: 42% – TOT 50%
Gualazzi – Televoto: 23%; Giuria di Qualità: 29% giuria — TOT 26%
Rubino – Televoto: 19%; Giuria di Qualità: 29% – TOT 24%

Il podio che nessun bookamkers aveva pronosticato.
Fuori Francesco Renga, a detta di tutti certo di finire tra i primi 3, dentro a sorpresa il trascinante Gualazzi e il bravo Rubino. Per il resto della classifica, purtroppo, bisognerà attendere la giornata di oggi.
Arisa ha così vinto il suo primo Festival in qualità di BIG, dopo il trionfo dei giovani nel 2009. Ma quella era un’altra Arisa. Nel 2012 scippata da Emma, con la bellissima La Notte solo seconda, Rosalba Pippa ce l’ha fatta al termine di una serata che l’aveva vista ancora una volta agitatissima ma impeccabile dal punto di vista vocale. Potente, pulita, precisa, e accompagnata da una canzone che è cresciuta ascolto dopo ascolto. Una vittoria che non fa gridare allo scandalo, anche se sia Rubino che Gualazzi avrebbero meritato altrettanto. Un podio di qualità, riuscito a premiare chi ha osato (Gualazzi), chi ha stupito (Rubino) e chi ha puntato tutto su una canzone tipicamente ‘sanremese’ (Arisa), facendo centro. Renga, come detto, si può definire il grande sconfitto, e probabilmente azzoppato dalla Giuria di Qualità, così come ha deluso colei che veniva data tra le favoritissime della vigilia, leggi Noemi.
Per il resto il 64esimo Festival di Sanremo è andato in archivio seminando non pochi problemi, con una coppia visibilmente stanca, una scaletta povera di idee, un pubblico tutt’altro che incollato alla poltrona (ascolti in picchiata anche ieri rispetto ad un anno fa, -13%) e un futuro che al 90% si chiamerà Carlo Conti, a meno che il fenomeno Fiorello non ceda al prolungato corteggiamento Rai. Ma sarà dura riuscirci. D’altronde Conti meriterebbe la possibilità tanto attesa, dopo anni di onorata ‘gavetta’ e programmi dall’innegabile successo, per un Sanremo che con lui al timone potrebbe tornare alla ‘classicità’ di un tempo. Nell’attesa l’edizione 64 se n’è già andata affanculo, tanto da meritarsi l’inevitabile pagellone:

Fazio/Littizzetto
Ripetitivi, stanchi, spremuti. Gag viste e riviste, monologhi di pura retorica, idee prese a piene mani da programmi abbondantemente digeriti (Che Tempo che Fa, Vieni via con Me), pochi inclini alle critiche. Se un anno fa erano stati bravi a far ripartire il carrozzone festivaliero dopo il biennio di rincoglionimento morandiano, in questa stagione si sono limitati ad un poco riuscito bis, reso ancor più insostenibile da un lungo anno di tramissioni domenicali in cui farsi notare. Avrebbero bisogno di una meditata e momentanea ‘separazione’, soprattutto da parte della Lucianina nazionale, per reinventarsi e ricaricare le pile. Arrivate all’Ariston scariche e visibilmente già usate. Voto: 4.5

Pif
La sorpresa. La ventata di aria fresca. L’introduzione al Festival più piacevole, originale, simpatica e digeribile di sempre. Pillole da Sanremo quasi imperdibili, per una delle poche idee realmente riuscite di questa edizione. Impensabile affidargli il palco per la prossima stagione, perché Sanremo stritola chi esperienza non ne ha, ma Pif ha sbaragliato la tutt’altro che irresistibile concorrenza. Bravo. Voto: 8

Cantanti
Non si è sentita la canzone ‘epocale’ che rimarrà negli annali del Festival, ma tante canzoni discrete che passeranno in radio per le prossime settimane. Questo sì. Peccato che tra i 14 big in gara circa 1/3 avrebbero potuto passare l’ultima settimana da altre parti. Tipo a casa propria. Personaggi come Giuliano Palma, lo squalificato Sinigallia, Frankie Hi Nrg e il Sarcina hanno abbondantemente deluso. Quindi perché chiamarli sul palco dell’Ariston? A quale pro? Chi è stato fatto fuori per far posto a queste 4 (mezze) cartucce? Sarebbe splendido scoprirlo, ma non si saprà mai nulla di nulla a riguardo. Ingiustamente. La speranza per il futuro è che vada a farsi fottere l’idea di portare DUE canzoni, una delle quali subito eliminata, perché stupida e illogica, così come sarebbe bello spalancare il portone del televoto ai mezzi social (vedi X-Factor Sky).  Voto: 6

Regia
Basterebbe evocare una triste scena per dare un voto alla caotica regia di Duccio Forzano, ovvero i finti piedi di Luciana Littizzetto stupidamente inquadrati 2 secondi dopo il via del ‘trucco di magia’ firmato Silvan. Da licenziamento in tronco. Voto: 4.5

Utilizzo dei Social
Atroce. Gli account Facebook e Twitter del Festival di Sanremo sono stati agghiaccianti. Freddi, glaciali, poco inclini all’ironia, con scatti al limite della denuncia pubblicati dal dietro le quinte. Foto sfocate, tagliate, brutte, quandi inguardabili eppure pubblicate. Come buttare nel cesso l’occasione di svecchiarsi e aprirsi al nuovo che avanza. Eppure in Rai qualcosa di buono in tal senso era stato fatto, vedi l’ottimo uso di Twitter da parte di Pechino Express, per poi tornare al Giurassico una volta finiti a Sanremo. Social deludenti e a tratti quasi fastidiosi per le evidenti potenzialità inespresse. Voto: 3

Ed ora, per finire e CHIUDERE IN BELLEZZA, tutti insieme. SEI FALSA SIMONA CAZZO!

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