Super 3 è morta: chiude la tv della Posta di Sonia

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Chi è di Roma, come me, è cresciuto insieme a lei.
Ai suoi ricci.
Ai suoi occhiali.
Alle sue lettere.
Alle sue rughe invisibili. Ai suoi improbabili look.
Alla sua età mitologica.
Alla sua oscena ma indimenticabile canzoncina della buonanotte. Al suo robottone parlante.
Ai suoi cartoon.
Perché chi è di Roma, come me, non può non aver visto almeno per una volta Super 3, celebre emittente capitolina che per decenni è stata ‘trainata’ negli ascolti da lei. L’Highlander Sonia Ceriola. Una macchina da guerra da 300.000 telespettatori a puntata.
Ebbene oggi Super 3 ha cessato di esistere.
Spenta, per sempre.
Basta Carletto il principe dei mostri, Coccinella, Daitarn 3, Devilman, Don Chuck Castoro, Doraemon, Gigi la trottola, Mimì e le ragazze della pallavolo, Mazinga, Mago Pancione, Lo specchio magico, Lamù, L’Uomo Tigre, Ken il Guerriero, Kimba, il leone bianco, Jeeg Robot d’acciaio, I Cavalieri dello Zodiaco, Hilary, Pat, la ragazza del baseball, Sampei, Sasuke, il piccolo ninja, Yattaman. Basta Ransie la Strega. Basta tutto. Basta ai cartoon della nostra infanzia.

Chi è di Roma, come me, ed è nato tra gli anni 70 ed 80, è cresciuto grazie a questa rete, a quei cartoon, ai filmacci hot in seconda serata e soprattutto alle milioni di lettere lette in 30 anni da lei. Sonia, la Cristina d’Avena dei poracci. La riccia più conosciuta del Raccordo, battone permettendo. La mamma catodica che ha accompagnato a letto almeno 3 generazioni di romani, cavalcando con coraggio tra ere tecnologiche e tv satelittari. Perché lei è sempre rimasta al suo posto. Regionale e ‘privato’. Fino ad oggi.
Giornata di lutto cittadino. Da serrande abbassate per 24 ore. Per chi è di Roma, come me, ed ha ‘scritto’ lettere su lettere alla ‘dolce’ Sonia, Ceriola all’anagrafe. Da oggi disoccupata, ma per sempre nei nostri cuori. TVTTTTTTB.

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