Clint Eastwood da ELLEN contro Obama: “ma quali matrimoni gay, c’è altro a cui pensare”

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Anche le LEGGENDE si rincoglioniscono.
E lui, il MAGNIFICO Clint Eastwood, ne è l’ennesima dimostrazione.
Autore di una decina di capolavori registici (Million Dollar Baby, Mystic River, Changeling, Gran Torino i migliori degli ultimi 10 anni), il vecchio e indomito Clint nell’ultimo mese e mezzo è a dir poco IMPAZZITO. Repubblicano da SEMPRE, ma con idee quasi filo-democratiche nell’ultimo decennio, ha infatti deciso di sostenere un cavallo PERDENTE come Mitt Romney, mettendoci faccia e carriera nell’ormai celebre Convention repubblicana. Praticamente 3/4 di Hollywood l’ha DERISO.
Ma il buon Clint non si è fermato a quella ridicola sedia vuota. No signore.
In promozione grazie a Trouble With the Curve, film NON suo in cui sarà nuovamente attore, Eastwood è tornato a bastonare Obama da Ellen (lesbica dichiarata=sei teoricamente scemo, ma lei NON ribatte).
Prendendo di petto proprio l’argomento MATRIMONI gay.
Penso sempre che tutti vadano lasciati in pace. Ma vista e considerata la condizione della nostra società di adesso, con l’alto livello di disoccupazione, quel debito tremendo che sale ogni giorno e con il governo che spende soldi, ci sono tanti altri problemi a cui pensare, piuttosto che preoccuparsi dei matrimoni gay”.
Parole di una stupidità tale (tralasciando l’ennesima APERTURA iniziale) che non meriterebbero neanche ulteriori commenti (perché dinanzi ai DIRITTI non c’è crisi che tenga), se non fosse che si scontrino con un altro virgolettato dello stesso Eastwood, partorito ESATTAMENTE un anno fa sulla rivista GQ America. Quale? Questo:
Molte persone stanno creando inutili polemiche sui matrimoni gay. Ma insomma: chissene importa di chi sposa chi. Ci sono questioni molto più importanti. Lasciamo che ognuno viva la propria vita“. Cosa diamine sarà mai successo in un anno per far ‘mutare’ idea ad un uomo come Clint? Facile. 12 mesi fa si promuoveva “J. Edgar”, film a tematica PSEUDO gay con Leonardo Di Caprio protagonista, mentre ora c’è una campagna elettorale DI DESTRA da cavalcare.
E un nemico comune (Barack Obama) da abbattere. Perché anche le LEGGENDE, purtroppo, si rincoglioniscono

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