A un passo dal cambiamento: ecco le prime pagine dei giornali

Condividi


La batosta.

Crollo di Pdl e Lega, Milano al ballottaggio, Napoli, che doveva essere ‘preda facile’ al primo turno per il PDL, idem, roccaforti storiche come Cagliari sul filo del rasoio, la metà delle preferenze per Silvio Berlusconi nella sua Milano rispetto al 2006, il flop del “No alle Br in Procura” Lassini, la rinascita del Pd e soprattutto della sinistra, l’exploit populista di Grillo, la pochezza del Terzo Polo, l’Idv show all’ombra del Vesuvio.
Due settimane per cambiare finalmente l’Italia, per dare un segnale, forte, inequivocabile, a questo Governo e al suo Capo, per fargli capire una volta per tutte che è ora di andare a casa, che OLTRE la metà del paese non lo sopporta più, non lo sostiene più, non lo vota più.
Per riuscirci la strada è stata indicata, dagli stessi elettori.

Ed è una strada che porta a sinistra. A Milano, dove il centrosinistra si è presentato compatto, le campane hanno suonato a festa. Non fosse stato per i Grillini, che si presume ‘rubino’ voti più a sinistra che a destra, Pisapia avrebbe vinto al primo turno, asfaltando la Moratti con oltre 10 punti di differenza. A Napoli è stato l’Idv a fare follie, senza dimenticare Sinistra e Libertà di Nichi Vendola, che è letteralmente rinata. Un centrosinistra coeso, laico, moderno, può battere questo Silvio Berlusconi. Senza Terzo Polo. Senza Fini e Casini, senza inciuci o Armate Brancaleone. Quindi che corrano pure da soli, i catto-fascisti. Basta proposte, basta ‘Sante Alleanze’, basta mani tese, perché è arrivata l’ora di aggregare le forze principali del CentroSinistra, Pd-Idv-SEL, e fare il culo a strisce a SIlvio Berlusconi e alla sua banda di politicanti allo sbaraglio, che in questi giorni finiranno per scannarsi, perché consapevoli che il giocattolo si è probabilmente irrimediabilmente rotto.
Due settimane ancoranon perdiamoci di vista.


Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy