Arnold, per l’angolo stracult delle serie tv!

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Che cavolo stai dicendo Willis?
Chi non ricorda il mitico Gary Coleman pronunciare queste parole nello STRACULT ARNOLD?
Questa settimana, infatti, per l’angolo dedicato alle SERIE TV della nostra infanzia, mi occupo proprio di questa serie, fra le primissime situation comedy a trattare il delicato tema del razzismo in chiave umoristica, riuscendoci pienamente!
Arnold Jackson è un ragazzino di colore di dieci anni nato nel poco raccomandabile quartiere di Harlem a New York.
All’età di appenadieci anni perde la madre e viene adottato insieme al suo fratello più grande Willis dal ricchissimo vedovo Philip Drummond.
La madre di Arnold e Willis, che lavorava come governante a casa del signor Drummond in Park Avenue, ricchissimo quartiere newyorkese, muore a causa di una malattia ma il signor Drummond, che le è molto affezionato, le promette che si sarebbe preso cura dei sui figli.
Così, dopo la morte della madre, i due ragazzi sono “costretti” a trasferirsi a Park Avenue e si trovano sbalzati di colpo in un mondo completamente diverso da quello a cui erano abituati, adottati da una ricca famiglia bianca e in un quartiere dove i neri vengono, nella migliore delle ipotesi, guardati col fumo negli occhi!
Andato in onda dal 1978 al 1986, per 189 episodi complessivi, la serie, in Italia andato in onda inizialmente con l’OSCENO titolo Harlem contro Manhattan, mentre il titolo originale è
Diff’rent Strokes, ottenne a suo tempo un successo mondiale, facendo incetta di diversi premi, tra i quali ben due golden globes al suo assoluto protagonista, ovvero Gary Coleman, che con il tempo è finito a fare il parcheggiatore, causa anche un pessimo carattere e una battaglia che porta avanti fin dalla nascita, causa una disfunzione del sistema immunitario che ha colpito i suoi reni, costringendolo alla dialisi fin da piccolo.
Sfortunati anche altri due protagonisti: Todd Bridges è stato più volte incrimanto per traffico di armi e di stupefacenti, mentre Dana Plato, Kimberly, è morta per un overdose nel 1999 dopo una vita a dir poco dissoluta.
L’unico senza problemi della famiglia resta quindi Phillip, che ha 82 anni e vive con la moglie a Los Angeles!
Ne resta una serie di CULTO troppo presto dimenticata…

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