Pomodori Verdi Fritti alla Fermata del Treno per l’Angolo del Consiglio cinematografico di Dr.Apocalypse!

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2°puntata del CONSIGLIOTTO cinematografico di Dr.Apocalypse!
Dopo FIORI D’ACCIAIO arriva un altro piccolo capolavoro, un film che io AMO, che ho in dvd, che avrò visto 20 volte almeno, capace di emozionarmi ogni volta, Pomodori Verdi Fritti alla Fermata del Treno!
Diretto da Jon Avnet, Fried Green Tomatoes, questo il titolo originale della pellicola, esce nel 1991, ottenendo 2nomination all’Oscar, e io lo vidi al cinema!
Ancora ricordo quando mia zia mi portò a vederlo al cinema all’aperto di S.Teodoro, era estate, avevo 9 anni, non era certamente il genere cinematografico adatto ad un ragazzino di quell’età, ma me ne innamorai subito, e ancora oggi ringrazio la mia zietta sarda che causò tutto ciò!
Evelyn, una STREPITOSA Kathy Bates, cicciotta e depressa donna di mezza età, con un matrimonio in crisi e una vita sessuale inesistente, incontra in una casa di riposo per anziani la vivace ottantenne Ninny, una fenomenale Jessica Tandy, che le racconta la storia dell’amicizia tra Idgy, Mary Stuart Masterson, e la dolce Ruth, Mary Louise Parker, due donne con caratteri profondamente diversi ma accomunate dagli stessi valori e, soprattutto, dallo stesso dolore iniziale: la morte di Buddy, fratello maggiore di Idgie e fidanzato di Ruth, investito da un treno per un tragico e fatale incidente.
La storia racconta le drammatiche peripezie che le portarono a gestire insieme il Whistle Stop Café alla fermata di un treno che non esiste più, dove si poteva gustare la specialità locale, ovvero i famigerati Pomodori verdi fritti!
Evelyn si appassiona così tanto ai racconti della dolce Ninny da cambiare totalmente la propria vita, con il CELEBRE motto TOWANDA, in un vortice di amicizia, solidarietà femminile, lealtà, amore e sincerità che inonda la pellicola, capace anche di rispecchiare un’America, quella degli anni 30, profondamente maschilista e razzista.
Il tutto è raccontato su un doppio binario narrativo, articolato in tempi e luoghi differenti, montato poi con efficacia e sapiente furbizia, tale da rendere la pellicola godibilissima in tutti i suoi 130 minuti..
Tratto da un celebre romanzo di Flagg Fannies, Pomodor Verdi Fritti al Caffè di Whistle Stop, la versione cinematografica ha quasi del tutto tagliato la storia d’amore omosessuale tra Idgie e Ruth, palese nel romanzo, mentre lasciata a semplice ed affettuosa amicizia nel film.
Ma anche senza questa esplicitazione il FATTO è comunque PREVEDIBILE, soprattutto grazie al gioco di sguardi tra le due che Avnet ci mostra con malizia all’interno di quasi tutto il film!
Nel complesso un vero gioiello, che si fa vedere e rivedere senza problemi, capace ogni volta di emozionarti, facendoti sorridere prima e lacrimare dopo…si potrebbe chiedere di meglio da un film?

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