Cecenia, il cantante Zelimkhan Bakaev ‘torturato e ucciso perché gay’

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Scomparso da agosto, è giallo sulla popstar russa Zelimkhan Bakaev, gay dichiarato che secondo quanto riportato on line nelle ultime ore sarebbe stato torturato e ucciso nel corso delle purghe omofobe diventate realtà in Cecenia la scorsa estate.
Nel mese di luglio la denuncia di Novaya Gazeta, secondo cui 27 ragazzi erano stati massacrati e sepolti in delle fosse comuni.

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L’8 agosto scorso Bakaev ha raggiunto la sorella a Grozny, capitale cecena, per poi sparire.
Cancellati i suoi profili social, Zelimkhan sarebbe stato prelevato dalla polizia 3 ore dopo il suo arrivo in Cecenia e ucciso dopo 10 ore.
La madre del cantante ha ricevuto un messaggio via Whatsapp in cui Zelimkhan, o chi per lui, la informava di essere volato all’estero. Peccato che il suo cellulare sia disattivato da agosto, con la donna che ha chiesto aiuto al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e al ministero dell’interno ceceno per ritrovare suo figlio.
Secondo le autorità cecene Zelimkhan Bakaev avrebbe abbandonato il Paese.
Per poi sparire nel nulla.

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