Beppe Grillo contro la paternità di Nichi Vendola

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C’è qualcosa nel concetto di utero in affitto che mi spaventa e non ha nulla a che fare con l’omosessualità o l’eterosessualità, ma la logica del ‘lo facciamo perché è possibile'”. “Quanto è lontano Nichi Vendola da quello che sta succedendo nel mondo reale per permettersi di comportarsi con una majorette che rotea strane mazze colorate guidando un corteo di pareri in svendita”. “Le questioni etiche nel periodo del low cost possono assumere degli aspetti paradossali, al limite del ridicolo…scusate: del tragico. Il fenomeno del low cost avvicina molti esseri umani a stati transitori di benessere immaginario quando, nella migliore delle ipotesi, quelle stesse persone stanno facendo da tristi tappabuchi, nelle sempre più disperse, e tante, basse stagioni di ogni cosa: il prezzo dell’albergo di lusso, quello di una vacanza romantica, quello della felicità, e quello dei diritti rende le idee delle persone sempre più confuse!”. “Scandalizzarsi perché qualcuno trova buffo Vendola ma non dice nulla, oppure dimentica apposta, quello che sta succedendo a chi si suicida per un debito mi spaventa. Insieme a quelle definizioni strane: utero in affitto, soldato, sacrificio, insostenibilità, abbandono…Tutti rinchiusi e allontanati dalla vista mentre si chiacchiera pensando soltanto se ci si è sbiancati a sufficienza i denti da mostrare nell’ennesimo talkshow“.

Via CorriereDellaSera, qui la lunga lettera, anche Beppe Grillo si è quindi sentito in dovere di entrare a gamba tesa sul dibattito esploso attorno alla paternità di Nichi Vendola. Un dibattito volgare e irrispettoso, in quanto strumentale in ambito politico e checché se ne dica omofobo. Perché è davvero assurdo che dinanzi ad un 98% di maternità surrogate ETEROSESSUALI, lo scandalo nazionale riguardi da mesi il mondo omosessuale. Almeno abbiate il coraggio di chiamarlo con il suo vero nome, il presunto problema.

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