Monza, Giovanardi e Formigoni DIFENDONO il Preside che ha cacciato il 16enne dalla classe perché gay

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“E’ del tutto inaccettabile il vergognoso attacco che è stato scatenato contro una scuola cattolica di Monza e il suo preside, colpevoli soltanto di essersi comportati secondo buon senso e rispetto delle persone”. “Un coro amplissimo di associazioni e parlamentari hanno deformato la realtà dei fatti, ottenendo con le loro menzogne uno spazio abnorme sui principali mezzi d’informazione, stravolgendo la realtà e accusando scuola e preside di comportamento discriminatorio verso un ragazzo omosessuale di 16 anni. Al contrario, come scuola e preside hanno ampiamente documentato, il ragazzo omosessuale è stato difeso dagli attacchi in atto contro la sua persona”.
Firmato Roberto Formigoni.
“Ma non si vergognano il Garante Nazionale per l’Infanzia e tutto il coro di associazioni e parlamentari che hanno inondato le agenzie e i telegiornali invocando nuove leggi contro l’omofobia, criminalizzando una scuola cattolica di Monza, ‘colpevole’ di aver trattato con tatto e delicatezza una difficile situazione che riguarda un ragazzo di 16 anni? Cosa avrebbe dovuto fare, secondo loro, un preside a cui viene segnalato da altri studenti che sui social network appaiono foto del ragazzo ritratto in un atto sessuale esplicito? Denunciare il fatto all’Autorita’ giudiziaria, in base alla legge 38 del 2006, che punisce severamente la diffusione di materiale pedopornografico o, una volta rimosse le foto dai siti, proteggerlo contattando la famiglia, facendogli continuare il percorso formativo all’interno dello stesso centro, per, come ha scritto la scuola, ‘aiutarlo ad essere consapevole nella gestione della comunicazione della propria vita personale ed intima?’. Accecate da furore ideologico ormai le associazioni Gay fondamentaliste vogliono capovolgere il mondo, accusando di omofobia chi si sarebbe comportato allo stesso modo se l’episodio avesse riguardato una ragazza, svendo il preciso dovere di intervenire davanti a comportamenti censurabili o a volte addirittura costituenti reato”.
Firmato Carlo Giovanardi.
Entrambi Senatori della Repubblica italiana.
Benvenuti in Italia.

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