La Volta Buona, Gabriele Guidi parla di Dorelli e Spaak: “Non lo farò nemmeno sotto tortura”

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Ricomincia una nuova settimana di La Volta Buona. Oggi tra gli ospiti di puntata anche Gabriele Guidi, figlio della compianta Catherine Spaak, scomparsa nel 2022. Il cineasta ha raccontato alcuni aneddoti sulla famosa madre a Caterina Balivo.

La puntata odierna di La Volta Buona, programma di intrattenimento condotto dalle 14 alle 16 su Rai1 da Caterina Balivo si è aperta come da tradizione con un focus sull’ultimo appuntamento di sabato con Ballando con le Stelle. Tra i protagonisti, Lorenzo Tano e Sara Croce, che hanno parlato della loro esperienza e di quanto successo nel corso dell’ultima puntata.

L’attenzione si è quindi spostata su Gabriele Guidi, figlio dell’attrice e conduttrice Catherine Spaak, scomparsa nel 2022 e di Johnny Dorelli, suo secondo marito negli anni Settanta. Anche l’uomo, ex broker, si dedica ormai da tempo allo spettacolo, e è diventato attore, regista e produttore a partire dalla fine degli anni Novanta.

Oggi Guidi, nato nel 1971 quando i genitori non erano ancora sposati, uno scandalo per l’epoca, è un executive producer per la Minerva Pictures e ha lavorato con artisti del calibro di Gigi Proietti e Ennio Morricone. Nel 2020 avrebbe dovuto sposarsi con Antonia Liskova dopo otto anni di fidanzamento, ma all’ultimo è saltato tutto. Gabriele è piuttosto riservato sulla sua vita privata, ma ha voluto fare uno strappo alla regola per Caterina Balivo.

Gabriele Guidi a La Volta Buona: “Ho imparato il rispetto da loro”

La morte di Catherine Spaak ha lasciato senza fiato i tanti fan nel 2022, che non si aspettavano di doverle dire addio così presto. Guidi ha parlato di quel periodo molto difficile, e si è soffermato ricordando l’unione dei suoi genitori, ai quali era molto legato. Questo è ciò che ha raccontato alla padrona di casa di La Volta Buona.

spaak Guidi

Catherine Spaak e Gabriele Guidi (credits: DiLei) – Spetteguless.it

Gabriele è entrato in studio salutando con un baciamano Caterina, per presentare il suo primo libro, uscito il 1° dicembre e che vede come protagonista un personaggio che ricorda molto Arsenio Lupin, Mimara exegi monumentum. Balivo ha a questo punto fatto un parallelismo con Dorellik, il personaggio inventato dal padre Johnny Dorelli. “Su Dorellik un po’ ho subito dell’ironia da ragazzino, mimavano il verso che faceva mio padre, ma che non farò nemmeno sotto tortura ora” ha dichiarato l’artista con un sorriso.

“Ho avuto la fortuna di vivere una vita piena di eventi, quindi quando mi capita di incontrare un mio coetaneo diciamo che sento l’età” ha poi aggiunto. Inoltre Guidi ha parlato della sua vita sotto i riflettori, spiegando di avere imparato il rispetto per fotografi e giornalisti proprio dai genitori, che sapevano bene di dovere la loro popolarità proprio a loro. Tra i due genitori, a sorpresa, ha quindi rivelato che il più severo era il padre, con il quale in alcuni casi se le è “cercate“: “Ero un po’ irrequieto” ha concluso.

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