Giorgio Pasotti in difesa di Giorgia Meloni: “Contro di lei accanimento barbaro”

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“Questa campagna elettorale rischia di toccare il punto più basso nei confronti degli esseri umani. La Meloni è una donna e vedo un accanimento nei suoi confronti non solo poco galante ma addirittura barbaro”. “Spesso ci lamentiamo perché le donne non vengono rispettate se non addirittura peggio, questo deve valere anche per la Meloni che è innanzitutto un essere umano, a prescindere dalle proprie idee politiche. Tutti gli artisti dicono di essere di sinistra? Quello che dice la Meloni contiene un fondo di verità, la maggior parte dei miei colleghi si dichiara di sinistra ma onestamente non so se questo sia vero o no. Ormai c’è una sorta di cartello nel quale l’arte è dichiarata di sinistra e non sono assolutamente d’accordo con questo, perché io ho un sacco di colleghi che sono apolitici o di destra. Forse dire di essere di sinistra gli fa gioco, spero non sia così perché sarebbe un po’ squallido perché per lavorare io non ho mai venduto l’anima al diavolo e mi auguro che l’arte continui ad essere libera. Se circoscriviamo l’arte in un recinto perde la sua funzione cioè quella di creare libertà di pensiero”.

Tutto questo detto al termine di una difesa surreale nei confronti di chi schiuma odio a giorni alterni (vedere suo ultimo spaventoso comizio a fine post), fingendosi vittima h24, piccola fiammiferaia vittima dei poteri forti e della cattiva sinistra.
Così Giorgio Pasotti, via Adnkronos, ha detto la sua sulle imminenti elezioni del 25 settembre.
Perché tra Mediaset berlusconiana e Rai di governo, c’è da arredare e riempire un carro che si fa sempre più carico di attori, cantanti e soubrette.

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