Zan sbugiarda Renzi: “Un accordo con la Lega affonderebbe la legge, Salvini vi sta usando”

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Italia Viva ha chiesto modifiche al DDL Zan che la stessa Italia Viva ha contribuito a scrivere, per poi votarlo alla Camera.
A otto mesi da quell’approvazione, Renzi & Co. hanno teso una mano a Lega e Forza Italia, minacciando voti segreti contrari, nel caso in cui il DDL Zan dovesse approdare così com’è oggi anche a Palazzo Madama. Peccato che se i 17 senatori di IV garantissero i loro voti anche al Senato, come fatto alla Camera, la maggioranza per approvare il DDL ci sarebbe. Ma questo Renzi & Co. fingono di non saperlo.
Modifiche eventuali che se approvate obbligherebbero il DDL a ricominciare l’iter dall’inizio, tornando alla camera dopo il voto in senato per poi tornare proprio in senato. Tempo per fare tutto questo, a un anno e mezzo dalla fine della legislatura, non ce n’è. Chiunque dica altro mente, sapendo di mentire. Il Governo Draghi non porrà mai la fiducia per bruciare i tempi, come ipotizzato dai senatori IV Faraone e Scalfarotto, a differenza di quanto fatto dal Governo Renzi con le unioni civili. Altre maggioranze, altri equilibrismi, altri numeri.
Draghi non si è mai neanche espresso sul DDL Zan, che ricordiamolo è legge parlamentare e non di governo. Lega e Forza Italia, poi, non accetterebbero mai alcun voto di fiducia in tal senso. E il motivo è semplice. Loro una legge non la vogliono.
Per un anno hanno gridato al benaltrismo, al fatto che gli italiani pensassero e volessero altro, millantando l’inutilità di un simile provvedimento perché “l’omotransfobia non è un’emergenza”.

Dopo aver capito di aver sbagliato strategia hanno ideato la panzana della contro-proposta, per presentarsi come liberali disposti a votare una legge, ma non il DDL Zan. E ora? E ora dinanzi alle irricevibili proposte di IV tacciono, perché proveranno ad alzare ulteriormente l’asticella. D’altronde svuotato parte del DDL, perché non provare a rilanciare la posta? Domani ci sarà un ultimo, micidiale incontro in commissione giustizia, prima di votare la calendarizzazione in aula, prevista per il 13 luglio. Ma sarà un testa a testa, sulla nostra pelle.

E se Renzi continua a nascondersi dietro l’ombrello delle unioni civili approvate grazie al suo voto di fiducia nel lontano 2016, chiedendo un credito da tempo consumato, Alessandro Zan avvisa i senatori di Italia Viva: Salvini vi sta usando, il suo obiettivo non è quello di portare a casa la legge. Quando dice che bastano 5 minuti per votarlo, sta mentendo. La scorsa settimana ha firmato la Carta dei Valori con Orban. Quando Orban ha votato la legge omofoba in Ungheria, Salvini l’ha definita innocua. Un leader politico che fa questo tipo di affermazioni, non è credibile. Finge di volere una mediazione per svuotare la legge, decapitarla. Amici di IV non prestatevi a questa trappola. Salvini non ha nessuna intenzione di approvare questa legge. Questo testo ha come azionista di maggioranza proprio Italia Viva, che ha chiesto e ottenuto tantissime modifiche. Sarebbe un delitto rifare tutto dall’inizio, perché si vuole tentate la mediazione con la Lega che non vuole portare a casa la legge. Usa IV come cavallo di Troia per cercare di entrare nelle pastoie del senato e affossare la legge. Noi del PD non chiederemo mai il voto segreto in aula, perché i partiti si devono assumere di fronte al Paese tutte le loro responsabilità. La Lega vuole affossare la legge”.

E se Renzi accusa Pd e 5 Stelle di voler votare contro il DDL grazie ai voti segreti, Zan assicura: “È una bugia dire che in senato non passerebbe. Se prendiamo tutti i senatori dei partiti che alla Camera hanno approvato la legge, la maggioranza c’è. Invece che dire ‘non passa’, IV dovrebbe dire che sono orgogliosi del lavoro fatto alla Camera, puntando all’approvazione. Un accordo con la Lega sarebbe l’ennesimo tentativo di voler affondare una legge contro i crimini d’odio”.
Un’eventualità sempre più prossima, sempre più indecente, sempre più inaccettabile.

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