Armie Hammer, arriva anche l’accusa di stupro: “Tutto sempre consensuale”, replica l’avvocato del divo

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Tale Effie ha dichiarato di essere stata violentata da Armie Hammer nell’aprile del 2017.
«Pensavo di morire», ha confessato la donna in conferenza stampa, accusando l’attore di avere abusato «mentalmente, emozionalmente e sessualmente» della sua persona. All’epoca i due avevano una relazione chiaramente clandestina, visto e considerato che Armie era sposato. «Più andava avanti e più diventava violento».
Nel 2016, via FB, l’incontro, per un rapporto andato avanti per 4 anni.
«Avevo perso la voglia di vivere. Volevo solamente che il dolore finisse». Effie ha denunciato Hammer, ora indagato dalla polizia di Los Angeles.
Dura la replica dell’avvocato del divo, sempre più nell’occhio del ciclone dopo le accuse di cannibalismo e stalking dei mesi passati: “Non più tardi del 18 luglio 2020, Effie ha inviato dei messaggi al signor Hammer dicendogli cosa voleva che le facesse. Il signor Hammer ha risposto chiarendo che non voleva mantenere quel tipo di relazione con lei. Non è mai stata intenzione del signor Hammer mettere in imbarazzo o esporre le stravaganti fantasie sessuali di Effie. Dal primo giorno, il signor Hammer ha sostenuto che tutte le sue interazioni con Effie – e ogni sua altra partner sessuale -, sono state completamente consensuali, discusse e concordate in anticipo e reciprocamente partecipative. La ricerca di attenzione di Effie e l’offerta legale sconsiderata renderanno solo più difficile per le vere vittime di violenza sessuale ottenere la giustizia che meritano”.

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