Jussie Smollett, ‘sono innocente’ – ma spuntano le registrazioni telefoniche

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Pubblicamente accusato dalla polizia di aver inscenato un’aggressione omofoba e razzista per spillare più soldi alla Fox, finito in carcere e tornato libero dopo aver pagato 100.000 dollari di cauzione, Jussie Smollett non ci sta e rilancia.
Il divo di Empire ha ribadito la propria innocenza, chiedendo scusa all’intero cast e alla troupe della serie, che lo vede tra i protagonisti: “Mi dispiace avervi fatto passare tutto questo, mi dispiace non aver risposto ad alcuna chiamata. Volevo dire che mi dispiace e, voi mi conoscete, non farei mai nulla di simile. Lo giuro su Dio, non l’ho fatto. “

Il suo team legale ha successivamente rilasciato una dichiarazione: “Oggi abbiamo assistito a uno spettacolo organizzato dalle forze dell’ordine mai visto prima nel sistema legale americano. La presunzione di innocenza, un fondamento nella ricerca della giustizia, è stata calpestata a spese di Mr. Smollett e, in particolare, alla vigilia dell’elezione del sindaco. Il signor Smollett è un giovane dal carattere e dall’integrità impeccabile che sostiene ferocemente e solennemente la propria innocenza, che si sente tradito da un sistema che apparentemente vuole evitare il giusto processo e procedere direttamente alla condanna“.

Tutto questo con alcuni messaggi di testo e registrazioni telefoniche tra Smollett e i fratelli Ola e Abel Osundairo, ovvero i due che l’hanno picchiato un mese fa, pubblicati tramite documenti giudiziari: “Potrei avere bisogno del tuo aiuto. Sei in giro per incontrarti e parlare faccia a faccia?”, avrebbe scritto Smollett ad Abel il 25 gennaio.
Se condannato, Jussie potrebbe affrontare fino a tre anni di prigione.
Il 14 marzo la prima udienza.

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