Gabriel Garko, ‘non ho più voglia di smentire le leggende sulla mia omosessualità’

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«Sono profondamente spaventato dall’amore e, mai come oggi, non so più se è meglio darsi o egoisticamente ricevere e basta. Non mi importa nulla del tempo che passa e l’idea che uno debba sposarsi e fare figli entro una certa età per compiacere una parte della società, mi dispiace, ma non fa per me».«Mai avuto un contratto per una storia, ma non mi meraviglio. Di me, in fondo, si è sempre detto di tutto. Compresa la leggenda sulla mia omosessualità. Di smentire non ho più voglia. Chi è risolto non avrà mai bisogno di tacciare qualcun altro di quello che non è, come se poi fosse deplorevole essere omosessuale. Mi fanno soffrire le cose brutte e false. La cattiveria dilagante sui social mi fa paura ed è anche per questo che posto molto meno. Non voglio far parte del gioco al massacro e della condivisione forzata».

Così Gabriel Garko, intervistato da Alessio Poeta per il prossimo numero di Chi, in edicola da domani, è tornato a parlare della sua presunta omosessualità, che da anni puntualmente torna a galla.
Storia dopo storia, paparazzata dopo paparazzata, rumor dopo rumor. “Come se poi fosse deplorevole essere omosessuale”, rimarca Gabriel. Eh già.

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