Dolce e Gabbana, il (terribile) video di scuse ai cinesi emblema di una parabola discendente che non conosce fine

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Il volto distrutto di entrambi, dopo aver passato probabilmente notti insonni.
La faccia contrita di Domenico Dolce, che se solo potesse parrebbe voler sbattere sul tavolo il viso di Stefano Gabbana, nascostosi dietro fantomatici hacker per giustificare l’ennesima sfuriata social diventata virale nei giorni scorsi.
Lo sfondo da villa dei Casamonica (‘cit’) e le terribili scuse concesse ai cinesi, dopo l’annullamento della faraonica sfilata e la sparizione di tutti i prodotti D&G dal ricchissimo e-commerce  di Pechino.
Tutta colpa di alcuni spot ritenuti offensivi (una modella cinese incapace di mangiare pizza, spaghetti e cannolo siciliano perché utilizza le bacchette) e delle parole che Gabbana, o chi per lui (cattivi hacker, battete un colpo), ha vomitato in privato su Instagram ad una ragazza che chiedeva lumi sulla promozione dell’evento.

Vogliamo chiedere scusa a tutti i cinesi del mondo… perché ce ne sono molti” suona come una delle peggiori scuse pubbliche che si siano mai sentite. Come se quel filmato non fosse indirizzato ad oltre un miliardo di cinesi, e a 7 miliardi e passa di esseri umani, ma ad una diretta qualunque di Pomeriggio Cinque. Dalla terribile caduta nei confronti delle famiglie arcobaleno passando per le  tristemente celebri sfuriate social di Stefano, Dolce e Gabbana collezionano ormai più figure di merda che sfilate. Sarebbe forse il caso di vendere, e godersi una ricca, ricchissima pensione, anticipando il prossimo e prevedibile ‘boycott D&G’.

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