‘Per danzare ci vuole un certo fisico. Il ballerino lavora con il corpo, se sono in sovrappeso faccio un salto e rischio di farmi male. Se un ragazzo vuole giocare a basket a livello agonistico ma è alto un metro e sessanta non può farlo. È un discorso semplice, non viene capito. Purtroppo viviamo in un mondo di buonisti. È facile dire ‘sei un grande ballerino’ e avere l’applauso dal pubblico. Io invece faccio il bene dei ragazzi, non li illudo. E non ho mai sbagliato: gli allievi in cui ho creduto ora lavorano per grandi compagnie. Gli altri no’.
Così Alessandra Celentano, via Oggi, è tornata sulle decennali polemiche sul fisico da lei puntualmente alimentate.
C’è chi l’attacca, rimarcando il pessimo messaggio inviato ai ragazzi a casa, e chi l’applaude, sottolineandone la coerenza e la chiara sincerità. Perché se vuoi fare il ballerino devi rientrare in certi canoni. Anche estetici.
Negarlo, effettivamente, non può far altro che tramutarsi in un boomerang nei confronti dei ragazzi.
Illusi e poi abbandonati.