Elezioni 2018, il Movimento 5 Stelle presenta il programma e si dimentica i diritti

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Era già accaduto nel 2016, quando il programma ufficiale di Virgina Raggi si dimenticò completamente dell’argomento, ma certo è che il bis delle ultime ore faccia ancora più rumore.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato il proprio programma di Governo per le imminenti elezioni politiche, stilato attraverso 20 punti e 4511 parole.
Una riga sui diritti, che siano LGBT o meno, non si trova.
Inesistenti.
Rimossi.
Anche se a costo zero, semplicemente dimenticati.

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Dopo aver preso per il culo l’intero movimento LGBT nell’infinita discussione legata alle unioni civili, con storico voltafaccia a poche ore dal voto che costrinse la maggioranza di Governo a sacrificare la stepchild adoption per portare a casa la legge, i grillini hanno colpito ancora.
C’è davvero di tutto nel programma nazionale dei 5 Stelle, con 2 ulteriori punti da annunciare.
Uno legato agli ANIMALI e l’altro allo SPORT, come verificabile sul sito ufficiale.
Se da parte della destra berlusconiana, che vede Salvini e la Meloni al fianco di Forza Italia, era scontata una simile ‘dimenticanza’, tant’è che anche in questo caso nei 10 punti del programma non c’è traccia dei diritti, da parte dei 5 stelle l’affronto si può definire inaccettabile. La maschera a lungo indossata è finalmente caduta, a Di Maio & Co, sondaggi alla mano primo partito d’Italia tra proposte fantascientifiche e promesse surreali. Ma di Stepchild Adoption, a parole sempre sostenuta, riforma sulle adozioni, IUS soli, legge contro l’omofobia,  gestazione per altri, concrete politiche lavorative e di inclusione sociale sensibili per la realtà transgender, idivieto assoluto alle cosiddette “terapie riparative”,  educazione sessuale scolastica con programmi di informazione e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibil che si fa educazione alle differenze e  matrimonio gay, neanche l’ombra. Eppure stiamo parlando di semplici richieste di civiltà a cui la politica italiana dovrà prima o poi dare risposta. Ma non la politica grillina. Ora è certificato.

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