Seychelles, l’omosessualità non è più reato

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Fino a pochi giorni fa l’omosessialità nella Repubblica delle Seychelles era considerata reato, con punizioni fino a 14 anni di carcere.
Era vietato il sesso gay, in quel Paradiso terrestre localizzato nell’Oceano Indiano a circa 1500 km a est delle coste dell’Africa Orientale. Poi tutto è cambiato.
James Michel, presidente della Repubblica, ha infatti voluto abrogare una volta per tutte l’indegna legge, in modo da consentire a tutti di esseri liberi da ogni forma di discriminazione. Il voto decisivo nella giornata del 17 maggio, celebrata in tutto il mondo per dire basta all’omotransfobia.
Fino ad oggi, va detto, nessuno in questi ultimi anni era stato MAI perseguito in quanto omosessuale, eppure la legge era ancora attiva.
Dinanzi a quell’Africa incredibilmente omofoba, l’arcipelago di 115 isole ha così oggi dato uno schiaffo morale al terzo continente per estensione dopo Asia e America, mostrando loro che si può voltar pagina dalle discriminazioni passate e purtroppo ancora oggi vigenti.

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