Mentre Matteo Salvini, leader della Lega, ha scimmiottato Alfio Marchini chiamando alla disobbedienza civile tutti i sindaci leghisti d’Italia (“È una legge sbagliata, anticamera delle adozioni gay”), il centrodestra unito domani mattina annuncerà la raccolta firme del tanto chiacchierato referendum abrogativo, che vedrà riuniti Forza Italia, Idea, Lega, Conservatori e Riformisti, Fratelli d’Italia, Ds-Cd e Italia Unica.
Praticamente la crema della crema politica nazionale (eufemismo), a cui ha così con forza replicato Monica Cirinnà.

“Lo aspettiamo a piene mani. Il referendum ci darà la spinta per arrivare presto al matrimonio egualitario. L’Italia si rivolterà al conservatorismo, al bigottismo e al medioevo”.

Ed è proprio questo il punto, perché tutti noi VOGLIAMO il referendum abrogativo, che di fatto chiuderà definitivamente la bocca a tutti quei politicanti omofobi che fino ad oggi hanno sparlato a nome di fantomatiche maggioranze.
Che alle urne diverranno straordinarie minoranze. E a quel punto nulla e nessuno potrà dividerci dalla piena uguaglianza, che si chiama matrimonio.