L’Isola di Man ha detto sì ai matrimoni gay

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L’Isola di Man, situata nel Mar d’Irlanda, la cui responsabilità è affidata al Regno Unito essendo difatti una dipendenza della Corona Britannica ma senza far parte del Regno Unito, né dell’Unione europea, né del Commonwealth delle nazioni, ha detto sì ai matrimoni gay.
Fino al 1992, incredibile ma vero, qui l’omosessualità era considerata ILLEGALE.
Ebbene ieri il consiglio legislativo ha approvato il matrimonio egualitario con sei voti a favore e 3 contrari. Il disegno di legge ha semplicemente modificato la legge esistente sulle nozze, raggiungendo così Scozia, Inghilterra, Galles e la Repubblica d’Irlanda. Solo l’Irlanda del Nord, all’interno del Regno Unito, è a questo punto rimasta senza matrimoni glbtq in giurisdizione.
Alan Bell, primo ministro dell’Isola di Man, è dichiaratamente omosessuale.

‘La gente sa che sono gay, non è mai stato un segreto, ma nessuno mi ha mai chiesto nulla in merito’. ‘Ricordo gli anni ’80 e ’90’. Furono disgustosi. Mi sentivo sporco. Per un lungo periodo mi sono vergognato di essere gay a causa del dibattito che si era creato. Il referendum irlandese ha contribuito a chiarire il mio pensiero su un paio di cose, e raccogliendo le opinioni locali non ho sentito una sola reazione negativa nei suoi confronti. E questo è stato molto incoraggiante. Tutti coloro che amano il loro partner, se dello stesso sesso o meno, devono avere uguali diritti per condividere la propria vita. E’ un diritto umano talmente logico’.

Ecco, l’hanno capito persino nell’Isola di Man, 572 km di grandezza e meno di 30.000 abitanti.
C’è altro da dire?

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