#UnioniCivili, trovato l’accordo: esultano Renzi e la Cirinnà – ma è una legge irritante

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‘L’accordo sulle unioni civili è un fatto storico per l’Italia’, cinguetta Matteo Renzi.

‘Siamo davvero ad un passo da una legge storica, che assegnerà finalmente, dopo un ritardo insopportabile, diritti concreti e pieni alle coppie gay. Nel maxi emendamento c’è un passaggio di garanzia che non preclude il lavoro dei magistrati nella tutela della continuità affettiva del minore. Viene inoltre esplicitato il riconoscimento della vita familiare e la norma antidiscriminatoria dell’art 3. Resta fermo l’impegno che mi sento di prendere oggi, raccogliendo le indicazioni del segretario Renzi, di lavorare da subito ad un disegno di legge di riforma delle adozioni’, rilancia Monica Cirinnà.

Monica Cirinnà al TG3 stasera

Monica Cirinnà al TG3 stasera.Ecco come cambia la legge dopo il maximendamento: http://bit.ly/1S1I8kx

Pubblicato da Gay.it su Mercoledì 24 febbraio 2016

Il maxiemendamento che domani andrà a blindare le unioni civili all’italiana è stato infatti partorito (sono rimasti la reversibilità della pensione, l’assistenza morale e materiale della coabitazione, gli alimenti in caso di addio, il divorzio breve e i diritti/doveri tipo del matrimonio), con l’accordo di maggioranza tra PD e NCD che ha visto cadere non solo la tanto contestata stepchild adoption ma anche il pretestuoso e provocatorio obbligo di fedeltà, che Alfano ha voluto stralciare solo e soltanto per stravincere. Perché al partito del 2% che siede al tavolo del Governo non bastava aver infangato per mesi le famiglie arcobaleno e i loro figli, chiedendo ed ottenendo l’addio all’adozione del figlio del partner.
No.
L’NCD ha preteso anche l’umiliazione definitiva dell’INFEDELTA’ certificata per legge delle coppie non sposate. Una sciocchezza puramente simbolica, è evidente, visto e considerato che non può essere certamente una LEGGE a dovermi ricordare di essere fedele (tant’è che 3 matrimoni su 4 portano corna) ma cavalcata, tirata per i capelli e alla fine raggiunta dal NuovoCentroDestra. Le unioni nate dal DDL Cirinnà saranno quindi incivili dal punto di vista dell’amore, perché dichiaratamente fondate sul troieggio, tra ipotetici menage a trois, mignotte e scambi di coppia.
Vero è che “entro la fine di questa legislatura”, parola del capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda, la stepchild adoption verrà introdotta in un ddl sulle adozioni che dovrà avere “una corsia preferenziale” tanto alla Camera quanto al Senato, ma la porcata ALFANO va di fatto a marchiare un DDL che vede esultare solo Premier e parte della maggioranza.
Una legge attesa 30 anni che avrebbe dovuto riempire piazze di arcobaleni e gioia, come tutti noi ci auguravamo, suscitando invece contestazioni fuori dal Senato e manifestazioni nazionali pronte ad esplodere tra poco più di una settimana.
Perché il 5 marzo, a Piazza del Popolo, non sarà propriamente una festa.
Caro Renzi, cara Cirinnà, cari partiti che in 10 giorni avete disossato una legge già di suo pelle ed ossa (perché siete TUTTI colpevoli), domandatevi il perché.
E traetene le vostre conclusioni.

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