Unioni Civili, ecco perché la polemica cattofascista sulla stepchild adoption è ridicola e strumentale

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Schermata 2016-01-28 alle 13.15.10Premessa: in Italia la maternità surrogata è VIETATA per legge. Da sempre. E questa legge non varierà di una virgola. Tanto oggi quanto domani.
All’estero, però, è consentita in diversi paesi. Per questo motivo da anni centinaia di coppie italiche si affidano alla surrogazione per diventare genitori.
Anni in cui nessun politico italiota si è interessato all’argomento, fino all’arrivo del DDL Cirinnà.
Captata la ventata di cambiamento che ha travolto l’italiano medio, vedi SI’ alle unioni civili, i cattofascisti tricolori hanno così preso uno degli aspetti del DDL, la stepchild adoption, per tramutarlo in cambo di battaglia.
Ma cosa E’ la stepchild adoption.
Nient’altro che l’adozione del figlio del partner.
Figli che già esistono, e sono migliaia, ma che ad oggi non hanno diritti.
Una regolamentazione di una disarmante semplicità che loro, i cattoestremisti, hanno completamente ribaltato, sbandierando lo spauracchio dell’adozione omosessuale, dei mostri glbtq che strappano i figli dagli uteri di povere mamme indifese. Ed è da settimane, ormai, che sentiamo la solita strumentale manfrina che tramuta la donna, e il suo corpo, in oggetto del contendere. Surreale, in un Paese tanto maschilista come il nostro.
Il corpo della donna non può diventare un forno, dicono loro (peccato che ALL’ESTERO quelle stesse donne lo facciano volontariamente).
Non si può strappare un figlio alla madre, dicono loro (ma nessuno ‘strappa’ niente a nessuno).
Un neonato ha il diritto di conoscere colei che l’ha messo al mondo, dicono loro (imbarazzante l’insulto nei confronti di tutti i figli adottati e dei genitori adottivi).
Ora, la stragrande maggioranza di maternità surrogate italiane all’estero, udite udite perché i cattoestremisti si dimenticano puntualmente di ricordarlo, riguarda proprio le ‘tradizionali’ coppie eterosessuali. E non lo diciamo noi, lobby gay che vuole comprarsi i bimbi per tramutarli in pellicce, ma lo dicono i numeri. Che sono inattaccabili e da loro, fino ad oggi, mai beatamente filati. Anche perché ce lo vedete un Mario Adinolfi, che con orgoglio dichiara di sottomettere la moglie, a struggersi per il corpo della donna?
Certo che no. Ma sai che cazzo je ne frega. Però qui c’è una legge sui diritti glbtq da AFFONDARE, e allora TUTTO è consentito. Compresa la strumentalizzazione dei neonati.
E allora seguendo questo astruso ragionamento che vorrebbe le unioni civili come cavallo di troia per l’arrivo in Italia dell’utero in affitto, e senza dimenticare quei freddi numeri che vedono le coppie ETERO in prima fila per la surrogazione, strappiamo il DDL Cirinnià MA aboliamo pure il matrimonio tradizionale.
E il caso è chiuso.

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