Russia, le emoticon glbtq iPhone NON sono propaganda gay – la sentenza della Corte di Mosca

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Mikhail Marchenko, omofobo senatore russo, ha trascinato la Apple in tribunale a causa delle emoticon glbtq dell’iPhone, a suo dire ‘pura e semplice propaganda gay‘. Anzi, emoticon che andrebbero CONTRO i valori della famiglia tradizionale, mostrando addirittura una mancanza di RISPETTO per i genitori e per tutti gli altri membri della famiglia.
Una roba folle, per l’appunto, così giudicata anche dalla Corte di Mosca, che ha rigettato la causa. Se questo folgorato avesse vinto la Apple avrebbe dovuto pagare una multa milionaria, con tanto di DIVIETO ad operare in tutta la Russia.
E’ evidente che una sentenza simile sarebbe diventata un BOOMERANG per il Paese. E non solo mediatico ma anche economico.
A detta della Corte, udite udite, le emoticon andrebbero INTERPRETATE, con quelle dolci coppiette che potrebbero tranquillamente passare per AMICI.
Insomma, daje a ride.

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