‘Cercatemi su Google, non mi nascondo. Se proprio hai bisogno di definirti, e riesci ad articolare quei parametri in un modo in cui ti riconosci, fallo pure. Ma io sono un’attrice. Vivo nella fottuta ambiguità di questa vita e lo adoro. Non mi sembra che sarebbe autentico per me dire: “Ora mi dichiaro!”. No, faccio il mio lavoro. Finché non decido di fondare un ente benefico, o di avere una particolare prospettiva od opinione da impartire agli altri… non lo faccio. Sono solo una ragazzina che recita nei film. Penso che tra tre o quattro anni ci saranno molte più persone che non riterranno necessario capire se sei gay o etero. Sarà: fai quello che va bene per te‘.

Quante parole al vento, quanto fiato sprecato, quanta noiosa saccenza nel voler bacchettare quel mondo e quello spicchio di umanità che invece si dichiara con forza ed orgoglio, senza nascondersi dietro il paravento della ‘recitazione’. Come se un attore vivesse in un Universo parallelo al nostro in cui l’ambiguità è richiesta per contratto.
‘Sì, sono lesbica ed amo Alicia Cargile’.
Bastavano 7 parole Kristen.
Sette.
Tutto molto, molto, molto ma molto più semplice.