Scialpi su Chi: a fine mese sposerò Roberto in America, non vogliamo stare sotto i riflettori

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Io e Roberto celebreremo la nostra unione civile a fine agosto. All’estero, certo. Perché qui da noi ancora non si può. Voliamo in America. Sarà low-profile. Al contrario di quello che fa bene al marketing, noi non vogliamo stare sotto i riflettori. Vabbè, ora ci stiamo, ma vede, la differenza è che parlando pubblicamente puoi esporre il tuo punto di vista, è peggio quando taci e le tue azioni vengono interpretate. Io, francamente, l’orgoglio omosessuale non lo leggo attraverso il coming out. C’è chi non l’ha fatto, Tiziano Ferro invece sì (e mi fa piacere per lui). Ognuno fa per suo conto. Io non ho la necessità di dichiarare la mia sessualità pubblicamente‘. Via Chi.

Vabbè.
Scialpi non sente la necessità di dichiarare la sua omosessualità, e infatti nel giro di un mese arriveranno matrimonio gay, Pechino Express 2015 in coppia con il futuro marito e autobiografia/coming-out. Forse prima, questa necessità non era di casa. Poi l’oblio mediatico, vuoi o non vuoi, ha cambiato le carte in tavola.
A Giovà, e annamo. Ma de che stamo a parlà.

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