Russia 2018, Robbie Rogers annuncia: se partecipassi ai mondiali sarei vistosamente gay

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Altro che boicottaggio.
Robbie Rogers, primo calciatore professionista d’America ancora in attività ad aver fatto coming out (era il 2013) ha annunciato che accetterebbe di buon grado la convocazione mondiali di calcio che si terranno in Russia nel 2018. Attualmente giocatore dei LA Galaxy, Robbie ha ammesso di aver preso in considerazione l’idea del boicottaggio, per poi cambiarla radicalmente.
Perché esserci, vivendo la propria omosessualità apertamente, serenamente e vistosamente, mediaticamente parlando, farebbe ancor più rumore rispetto ad un ipotetico rifiuto.
Rogers ha poi confermato che gli atteggiamenti ‘omofobi’ nella Major League americana sono diminuiti, da quando lui ha gettato la maschera:
E’ molto cambiata la MLS. Ho tanti amici in ogni squadra e tutti mi dicono che le cose sono cambiate, soprattutto la sensibilità nell’usare certe parole e cose del genere‘. ‘Detto questo, le prossime due Coppe del Mondo si terranno in luoghi estremamente omofobi (Russia e Qatar) e non ci sono calciatori gay dichiarati tanto in Europa quanto in Sud America. Quindi sostanzialmente è cambiato poco o niente‘.
Tristemente vero, purtroppo.

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