Suicidio Rai – dal 1° giugno VIA tutti i video da Youtube

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L’Italia.
Un Paese che non sa guardare al futuro, figurarsi al presente.
L’Italia, un Paese in cui le principali televisioni nazionali guardano con orrore a quel mezzo che le ha da tempo quasi del tutto soppiantate. Youtube, la tv fai da te, il modo più facile e diretto per recuperare quel che si è perso nel corso della giornata, perché magari impegnati a fare altro.
Dopo Mediaset, che da anni conduce un’assurda e ridicola battaglia nei confronti del Tubo VIETANDO il caricamento on line di qualsiasi ‘suo video’, anche Mamma Rai ha rotto con Google. L’accordo stipulato nel 2008 che prevedeva il caricamento di circa 7000 video l’anno e la totale libertà di caricare qualsiasi cosa rappresentasse la tv pubblica è infatti scaduto, con Gubitosi che ha deciso di ROMPERE l’accordo.
Dal 1° giugno prossimo, ovvero da questa domenica, TUTTI i video Rai che si trovano su Youtube dovranno sparire.
Via gli storici Sanremo, le gaffe della Ventura, le botte dell’Isola, le mitologiche sigle, le esibizioni di Mina e Patty Pravo, le risate della Raffa e i monologhi di Benigni, le sfrociate e le trashate anni ’80. Via qualsiasi cosa sia RAI, e il tutto per ‘colpa’ di un milioncino di euro l’anno. Numeri alla mano nelle casse della televisione di Stato piovono circa 800.000 euro a stagione dalle pubblicità marchiate Youtube. Pochi, troppo pochi a detta dell’azienda, che punta a raddoppiare quell’esigua cifra caricando il tutto sul proprio sito, in modo da sfruttare le proprie pubblicità. Dinanzi ad una creatura a 3 teste che spesso e volentieri BUTTA centinaia di milioni di euro l’anno in autentiche porcate, il maggior strumento di socializzazione e pubblicità GRATUITA su piazza è stato quindi sfanculato. Per UN milione di euro. Praticamente meno di quanto costi una puntata di Tale e Quale Show, che proprio al Tubo deve molte delle sue fortune.
E il tutto nella stagione che ha regalato all’azienda il FENOMENO Suor Cristina, con quasi 100 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.
Grazie a Youtube The Voice of Italy ha conquistato il Pianeta, mostrando il prodotto tricolore persino in Cambogia. Sarebbe successa l’identica cosa se quei video della suora canterina fossero stati caricati sul sito Rai? Ma non scherziamo. Eppure il ‘patto Rai/Tubo’ è stato rotto, confermando l’assoluta e totale incapacità dei manager televisivi italiani, che ancora oggi, nel 2014, non hanno capito l’importanza social dei video embeddabili e fruibili ai 4 angoli del Pianeta. Blog dopo blog, cinguettio dopo cinguettio, mi piace dopo mi piace.
3 giorni ancora e il NERO tricolore sul Tubo sarà totale.
Godiamoceli pure, prima di smadonnare e NON spostarci sugli scomodi e il più delle volte insopportabili siti ufficiali.

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